L’esercito ucraino ha dichiarato di star seguendo le lotte intestine in corso a Mosca, dopo che il capo del gruppo mercenario Wagner ha accusato l’esercito russo di aver bombardato le sue basi e l’Fsb ha aperto nei suoi confronti un’indagine per appello all’insurrezione armata.
“Stiamo guardando”, ha scritto su Twitter il ministero della Difesa ucraino, mentre il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha affermato che le fazioni russe rivali hanno iniziato a “mangiarsi a vicenda per potere e denaro”.
Wagner, Putin rievoca il 1917: “Non permetteremo un’altra guerra civile”
Nel suo discorso sull’ammutinamento della potente milizia armata Wagner, annunciata dal suo capo Evgeny Prigozhin, il presidente russo ha promesso di stroncare la rivolta e ha cercato un parallelo storico con il 1917. “I complotti, le dispute e il politicame alle spalle dell’esercito e del popolo si risolsero nel colpo più grande, la distruzione dell’esercito e il collasso dello Stato, la perdita di vasti territori. E come risultato, la guerra civile”. “Non lasceremo che questo accada di nuovo – ha ammonito – proteggeremo il nostro popolo e il nostro Stato da qualunque minaccia: anche da tradimenti interni”.
Mosca, canali televisivi interrotti per smentire Yevgeny Prigozhin
Il canale televisivo statale di notizie Russia 24 ha interrotto la trasmissione di un programma per leggere il messaggio del ministero della Difesa russo, in cui si afferma che le dichiarazioni fatte dal leader del gruppo mercenario Wagner Yevgeny Prigozhin “non corrispondono alla realtà”.
Lo riporta la Cnn, spiegando che l’interruzione è avvenuta durante la trasmissione del programma International Overview. “Stiamo interrompendo il programma (…) per trasmettere un messaggio dal ministero della Difesa russo: tutti i messaggi e i video che circolano sui social media, attribuiti a Yevgeny Prigozhin, riguardanti presunti attacchi del ministero della Difesa russo alle retrovie della Wagner PMC non corrispondono alla realtà e hanno lo scopo di disinformare”, ha detto il conduttore.
Erdogan sente Putin, “pieno supporto” da Turchia
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto una conversazione telefonica con l’omologo turco, Tayyip Recep Erdogan, che gli ha espresso il suo “appoggio” nella situazione che lo vede alle prese con l’insurrezione armata dei mercenari della Wagner. Putin “lo ha informato sulla situazione nel Paese in relazione col tentativo di ribellione armata”, si legge nel comunicato del Cremlino. “Il presidente turco ha espresso pieno sostegno ai passi compiuti dalla leadership russa”, ha aggiunto Mosca
La Russia non rivela nessun dettaglio sulle armi nucleari
“La Russia non rivelerà alcun dettaglio sulle armi nucleari che sta dispiegando sul territorio della Bielorussia”. Punto. Molto chiare le parole del viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov.
Il ministro avrebbe anche affermato che la Russia non aveva intenzione di informare gli Stati Uniti sui test del suo drone sottomarino a propulsione nucleare Poseidon perché non rientravano negli accordi di verifica esistenti. La notizia arriva quando i funzionari regionali ucraini hanno detto che almeno tre persone sono state uccise martedì negli attacchi russi nel sud dell’Ucraina, di cui due sono morte dopo che una compagnia di filobus è stata presa di mira nella città di Kherson.
Ucraina, promessi 60 miliardi di euro per la ricostruzione (ne servono 400)
L’annuncio è arrivato al termine della Conferenza di Londra sulla ricostruzione post-bellica dell’Ucraina. Si aggira intorno ai 60 miliardi di euro il totale dei nuovi finanziamenti promessi. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly.
Un piccolo passo per raggiungere la cifra di 400 miliardi stimata per la ricostruzione. Secondo il Regno Unito, si tratta di uno degli stanziamenti internazionali per una ricostruzione post-bellica più consistenti dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Possibilità di usare bene congelati ai Russi – A partecipare allo sforzo post bellico saranno quasi 500 imprese di 42 nazioni che si sono già impegnate in questo senso. Al vaglio anche la possibilità di utilizzare i beni russi congelati per sostenere l’Ucraina. Tuttavia, i negoziati internazionali su tale punto si sono arenati, finora, su questioni legali.
Il nome del giudice italiano della Corte penale internazionale (Cpi) Rosario Salvatore Aitala, che ha emesso un mandato d’arresto nei confronti del presidente russo, Vladimir Putin, è stato inserito nell’elenco delle persone ricercate del ministero dell’Interno russo. “Rosario Salvatore Aitala è ricercato ai sensi di un articolo del codice penale”, si legge nel database, senza specificare le accuse a suo carico, come riporta l’agenzia Tass.
