La “Serie A” russa tornerà in campo il 21 giugno, dopo oltre tre mesi di stop a causa del Coronavirus. Lo ha reso noto la Rfu, l’equivalente della nostra Federazione gioco calcio. Le partite si giocheranno a porte chiuse, ha detto il presidente della Lega del massimo campionato, Sergei Pryadkin. “Faremo tutto ciò che è necessario per garantire la sicurezza degli atleti e di tutte le persone a vario titolo coinvolte nelle gare“, ha aggiunto, notando che molti giocatori e allenatori dovranno tornare in Russia dall’estero.
Si chiude qui, invece la stagione delle divisioni inferiori: le classifiche di Fnl (la nostra Serie B) e Pfl (la C) restano quelle che erano il 16 marzo scorso, quando fu decisa l’interruzione con le conseguenti promozioni e retrocessioni. Il calcio russo si era fermato il 16 marzo scorso. La Premier League deve disputare ancora le partite di otto giornate. In testa è attualmente lo Zenit di San Pietroburgo, con nove punti di vantaggio su Lokomitv Mosca e Krasnodar, che inseguono a parità di punteggio.
La Russia è il secondo paese più colpito dal Covid-19 dopo gli Stati Uniti: oltre 260mila casi. I morti sono circa 2400, secondo cifre ufficiali che – ammettono le stesse autorità – potrebbero dover esser corrette al rialzo, e di parecchio. Nonostante si contino oltre 10mila contagi ogni giorno, il Paese sta allentando le misure di lockdown. Vladimir Putin vuole far ripartire l’economia, che in meno di due mesi ha perso quasi 800mila posti di lavoro.
Tra i maggiori campionati di calcio d’Europa, il primo a riprendere sarà quello tedesco: la Bundesliga torna già questo sabato. Anche in questo caso, senza spettatori. In Italia, la Serie A è pronta a tornare il 13 giugno, ha deciso l’assemblea dei presidenti dei cub. Ma il governo deve ancor sciogliere i suoi dubbi e dare il via libera.
