Scomparsa, quella del giovane medico, che aveva provocato eventi a catena: prima l’indagine della commissione d’inchiesta all’azienda sanitaria provinciale e l’ispezione del ministero della salute, poi il licenziamento dell’ormai ex primario Saverio Tateo, quindi le indagini dei carabinieri del Nas e dei pm di Trento Licia Scagliarini e Maria Colpani che hanno iscritto nel registro degli indagati lo stesso Tateo e la sua vice Lilina Mereu. L’incidente probatorio si terrà a partire dal prossimo febbraio: sono state calendarizzate infatti quattro udienze dove le 9 testimoni, nel ruolo di persone informate sui fatti, risponderanno in contraddittorio alle domande di procura e difesa degli indagati.

Dei 21 professionisti indicati dai pm Scagliarini e Colpani, solo nove saranno sentiti: alcuni sanitari che avrebbero subito le vessazioni da parte dell’ex primario non lavorano più a Trento, mentre altri sono ancora all’interno del reparto. Tra le presunte vittime, scrive il Corriere della Sera, ci sono anche le sei ginecologhe che si sono rivolte agli avvocati Andrea de Bertolini e Andrea Manca e avevano parlato di “vessazioni mortificanti.

Da parte sua l’ex primario Tateo, attualmente in forza a un’altra struttura sanitaria in Sicilia, ha sempre respinto ogni accusa: difeso dagli avvocati Salvatore Scuto e Franco Rossi Galante, aveva anche annunciato ricorso contro il licenziamento dall’ospedale Santa Chiara di Trento.