Schlein, Conte, la festa dell’Unità e il ‘tifo’ dei gufi: evitare la ‘soluzione Torino’

La notizia era nell’aria, non che sia esattamente una sorpresa.
Anche se a dirla tutta, sussurrano a denti stretti i più intimi, ‘le crisi in questi mesi sono state frequenti, lui fa di testa sua, troppe tenerezze con quella Giorgia’, specificano le colleghe di lei, ‘non è vero, succede spesso che Elly non faccia capire chiaramente cosa abbia in testa’, replicano stizziti i congiunti di lui. Poi, per completezza di informazione, c’è anche un’altra campana: ‘la loro è una scelta obbligata da tempo, con Giorgia è solo un rapporto di lavoro, una sorta di do ut des’, sostengono quelli che la sanno più lunga, ‘gli screzi erano banali scaramucce, non hanno mai messo in discussione la loro relazione speciale’.

Comunque sia, il 9 settembre è prossimo, e l’estate militante di Elly finirà con il botto: Giuseppe Conte salirà sul palco della Festa nazionale dell’Unità a Ravenna.
Una notizia spalmata con molta enfasi sulla stampa, come per dire, non è una semplice comparsata simile a quella di tanti altri ospiti invitati alla kermesse democratica. È qualcosa di più, l’evidenza di un rapporto maturo che ha superato i sotterfugi degli inizi, la semi clandestinità, mai più la freddezza di Campobasso, tanto per chiarire, ora c’è l’impegno reciproco ad andare insieme a testa alta nelle piazze, per le prossime elezioni amministrative.
La lista degli invitati alla ‘cerimonia’ settembrina è quasi al completo: naturalmente in prima fila sono prenotati i posti di Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli, che in fondo sono cugini di primo grado, anche se nel recente passato, soprattutto il leader ex Sel ha preso un po’ troppo le parti di lui, poi però alle elezioni del 25 settembre scorso, alla fine si è fatto eleggere nelle liste del Pd. Il solito poliamore della sinistra. Il verde invece è inviso allo ‘sposo’, veramente incomprensibile il rifiuto di accoglierlo nella famiglia europea, se dovesse ripensarci all’ultimo momento, sarebbe un bel regalo, di buon auspicio per le elezioni europee. Chissà se la segretaria del Pd potrà metterci una parola buona?

Nel settore degli ospiti, riservato al gruppo di Elly, la gioia è incontenibile. Tante donne e uomini che hanno lavorato pancia a terra per arrivare a questo ‘sì’, Marco Furfaro e Marta Bonafoni ad esempio, Roberto Speranza e Maria Cecilia Guerra, mesi e mesi di fatiche, di patimenti, ripagati ampiamente con la vittoria del 25 febbraio, e l’ascesa sul trono del Nazareno. Ed ora c’è persino un po’ di commozione ad immaginare il futuro, tutti i candidati che potranno essere schierati in squadra, grazie ad un’intesa duratura con il M5S.
Naturalmente come succede per tutti gli eventi di rilievo, ci sono anche i gufi, ovvero gli imbucati, che segretamente sperano in un ripensamento dell’ultimo minuto, persino in un amante improvviso, venuto fuori chissà come. La chiamano ‘soluzione Torino’, facendo riferimento al tragico epilogo di una coppia sabauda. Insomma i classici parenti serpenti.

Va detto che i gufi in questione sono predisposti alla sofferenza, sugli extraprofitti delle banche alla resa dei conti, i distinguo sono arrivati solo da Lorenzo Guerini ed Irene Tinagli. In pratica, i soliti, non c’è da preoccuparsi. Intanto i preparativi per il matrimonio procedono spediti. Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno deciso anche l’officiante. A siglare il sodalizio, sarà il capogruppo in Senato Francesco Boccia, che insieme al 5 Stelle Stefano Patuanelli, garantisce all’ unione una certa solidità parlamentare.