Cgil e Uil stanno valutando se ci sono gli strumenti per agire contro l’ordinanza di precettazione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini perché ritenuta fuori dalla legge 146 che regola le modalità con cui viene esercitato il diritto di sciopero. “Le motivazioni della precettazione secondo noi sono prive di fondamento. Stiamo verificando se ci sono le condizioni e se valuteremo opportuno impugnare il testo”, dice il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in conferenza stampa. “Stiamo valutando tutti gli spazi possibili su cui agire, le motivazioni del provvedimento sono fuori dalla legge 146” sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Possibile dunque un ricorso al Tar.
Nel frattempo lo sciopero in programma venerdì 17 novembre ha subito variazioni solo nel settore dei trasporti dove è stato ridotto da otto a quattro ore come nell’ordinanza di precettazione del dicastero guidato dal leader della Lega. Cgil e Uil, anche in virtù delle possibili conseguenze per i lavoratori, a rischio multe, hanno deciso momentaneamente di ridurre lo sciopero del settore trasporti dalle 9 alle 13. “C’è una ragione in più per confermare le mobilitazioni e gli scioperi. Contemporaneamente, siccome siamo persone responsabili e facciamo i conti” con la precettazione, “ne prendiamo atto e lo sciopero nel settore dei trasporti sarà dalle 9 alle 13”, ha affermato Landini, così “tuteliamo i lavoratori”, altrimenti esposti a “sanzioni economiche e penali”.
Sciopero ridotto per i trasporti, Salvini: “Vinto buonsenso”
Per il vicepremier Matteo Salvini, che in una nota esprime “soddisfazione“, “hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini. Non è messo in discussione il diritto allo sciopero”. Ma per Landini, che come detto sta valutando con Bombardieri di opporsi all’ordinanza dello stesso Salvini, “non era mai successo nella storia del nostro Paese dal dopoguerra in poi che un ministro intervenisse per precettare e impedire ai lavoratori, in questo caso dei trasporti, di poter esercitare il proprio diritto di scioperare, in quanto il diritto di Sciopero è soggettivo, individuale e questo viene messo in discussione”.
“Per il resto, tutte le manifestazioni e le ore proclamate “sono confermate” e “stiamo valutando l’utilizzo di tutti gli strumenti necessari per tutelare questi diritti e fare in modo che la Costituzione sia applicata in tutte le sue parti”. Oltre ai trasporti, l’astensione dal lavoro riguarderà il pubblico impiego, la scuola, le poste, le lavanderie industriali e il comparto dell’igiene ambientale (nettezza urbana).
Sciopero generale, come funzionano le 5 giornate dei sindacati
In primis sciopereranno per 8 ore o per l’intero turno tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro (Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise). Prevista la manifestazione di Roma in Piazza del Popolo, dove interverranno Landini e Bombardieri. Nella stessa giornata ma su tutto il territorio nazionale, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del pubblico impiego e della conoscenza si asterranno dal lavoro per 8 ore o per l’intero turno. In generale, la mobilitazione sindacale prevede ben cinque giornate con scioperi di otto ore e manifestazioni in 58 piazze con oltre 100 presidi su base territoriale e regionale. Sempre venerdì prossimo 17 novembre si terranno una serie di manifestazioni territoriali. Il 20 novembre a scioperare sarà la Sicilia; mentre la Sardegna sciopererà lunedì 27 novembre. Venerdì 24 novembre, le 8 ore o l’intero turno di sciopero riguarderanno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord. Infine, venerdì 1 dicembre a incrociare le braccia per 8 ore o per l’intero turno saranno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud.
