Sul Riformista del 17 luglio la deputata Chiara Gribaudo non figurava nell’elenco di coloro che hanno votato contro il rifinanziamento della guardia costiera libica. Invece anche lei è tra i deputati che hanno detto no. Ci scusiamo con Chiara Gribaudo e con i lettori.
Alla Camera ho votato no al rifinanziamento della Guardia costiera libica. Quello che accade nei campi di detenzione libici ormai è sotto gli occhi di tutti. Ma la mia scelta va oltre e guarda a un sistema di gestione delle migrazioni che è una nostra precisa responsabilità riuscire a cambiare. Il PD, il mio partito, ha ottenuto un passo avanti con il coinvolgimento dell’Ue in termini nuovi, ma il governo deve renderlo concreto: si tratta di portare in Europa una rinnovata responsabilità sul Mediterraneo che oggi non c’è e per ora rimane appaltata alla guardia costiera o alle Ong, alle quali troppo spesso viene negata collaborazione. E poi, bisogna cambiare totalmente rotta sui rapporti con i libici, sui salvataggi in mare, sui migranti, anche mettendo in discussione la legge Bossi-Fini. Sono sicura che in tanti, nel centrosinistra, sentono la stessa esigenza. Non è stato solo un voto di coscienza, ma anche un voto di rappresentanza.
