Sui social l’effetto Schlein è esaurito. Conte continua a far fatica e Renzi guadagna dopo la fine del Terzo polo

Nel monitoraggio periodico che l’agenzia di comunicazione Arcadia realizza per analizzare le performance digitali dei principali leader della politica italiana sulle piattaforme social e in rete emergono diversi elementi di valutazione.
Intanto – come sottolineano gli analisti nel report – “c’è da evidenziare il definitivo prosciugamento dell’effetto Schlein, che nei primi mesi successivi alla vittoria delle primarie del 26 febbraio 2023, aveva consentito alla segreteria dem di incassare percentuali di crescita e di interazione elevatissime, a cominciare proprio dalla crescita dei follower”.

Tant’è che un secondo elemento sul quale l’analisi ferma la sua attenzione è la ripresa da parte degli account di Giorgia Meloni, con una crescita più sostanziosa di nuovi follower. Solo ad agosto, infatti, l’account Instagram del Presidente del Consiglio ha fatto registrare un incremento percentuale del 2,7%, una quota che corrisponde a poco più di 46 mila nuovi follower che hanno scelto di seguire i suoi post.

Sempre in questo mese, segnato dalla pausa dei lavori istituzionali mentre era stata annunciata come un’estate militante, c’è da evidenziare la persistente difficoltà di Giuseppe Conte di conservare o incrementare le quote di follower. Il presidente del Movimento 5 Stelle, infatti, a dispetto di tutti gli altri leader che sono stati monitorati dal 1° al 31 agosto, riescono mediamente a crescere, mentre gli account dell’ex premier sono gli unici a presentare due dati negativi: la perdita percentuale su Instagram è stata dello 0,14% che equivale a un decremento di 2.500 follower, mentre quella su X è stata più contenuta, ma comunque ha sottratto a Conte altri 150 follower.

Se spostiamo il monitoraggio dai singoli account social alla rete nella sua interezza, la classifica delle menzioni delle keyword nominative evidenzia la presenza di tre diversi blocchi di forza: nel primo dominano Giorgia Meloni con 33.490 e Matteo Salvini con 12.280. Nel secondo, troviamo i due maggiori leader dell’opposizione. Con 11.900 menzioni Giuseppe Conte scavalca senza particolari affanni Elly Schlein che si ferma invece a 8.120 citazioni, mentre nel duello tra Matteo Rernzi e Carlo Calenda per l’audience digitale continua a crescere la distanza a favore del primo verso l’ex alleato. Infatti, dopo aver archiviato l’esperienza del Terzo polo, la capacità del senatore di Italia Viva di polarizzare il dibattito sta dando costanti segnali positivi, con menzioni di circa 5.000 citazioni.

Nel coinvolgimento generato dalle singole keyword nominative, fatto salvo la forza propulsiva di Giorgia Meloni, è opportuno rimarcare un recupero di Elly Schlein nei confronti di Giuseppe Conte, che inizia a sua volta a sentire il fiato sul collo di Matteo Renzi che pur con la metà delle menzioni si dimostra proporzionalmente più coinvolgente. In questo censimento del coinvolgimento i due leader della sinistra ambientalista, nonostante tutto il dibattito pubblico sul cambiamento climatico, non riescono ancora per il momento a prendersi un ruolo di centralità. Sul podio del sentiment digitale prodotto dalle keyword salgono Antonio Tajani, Giuseppe Conte e Matteo Salvini.