Un attacco con un’auto-ariete a Tel Aviv ha provocato dieci feriti. Lo afferma la polizia israeliana precisando che tre delle vittime sono in gravi condizioni, due in condizioni moderate e altre due hanno riportato ferite lievi. L’aggressore ha lanciato il suo veicolo contro le persone su un marciapiede in Pinchas Rosen Street nella città costiera, poi è sceso e ha accoltellato altri, ha aggiunto la polizia. La polizia conferma che l’incidente è un attacco terroristico.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe prima investito con un camioncino alcune persone sul marciapiede in Pinchas Rosen Street, poi sarebbe sceso dal mezzo e avrebbe accoltellato altri passanti. Una delle vittime è stata ferita al collo. L’aggressore è stato ucciso da un civile armato che gli ha sparato.
E sarebbe originario della zona di Hebron, in Cisgiordania, il giovane palestinese ucciso a Tel Aviv dopo aver lanciato l’auto su dei pedoni, essere sceso e averne accoltellati altri, secondo quanto riporta un’organizzazione israeliana, precisando che il giovane proveniva dal villaggio di as-Samu, nell’area di Hebron. La polizia di Tel Aviv ha fatto sapere che l’aggressore proveniva dalla Cisgiordania e ha agito da solo; media hanno riferito che sarebbe entrato in Israele con un permesso medico.
Hamas, il gruppo islamista palestinese al potere a Gaza, ha definito l’attacco con l’auto-ariete e gli accoltellamenti di oggi a Tel Aviv una “eroica vendetta per l’operazione militare a Jenin“, riferendosi all’operazione militare nella città della Cisgiordania che Israele ha lanciato ieri mattina presto.
Intanto, la Farnesina annuncia via Twitter di aver attivato le procedure di monitoraggio.
