“Ma le cavolate che scrivete…Stavano tutti fumando compresa la giornalista di Repubblica e l’ex assessore al personale in un’area esterna alla bouvette prima fumatori e poi chiusa dai 5S. Tutti pigiati dietro enormi condizionatori per non essere beccati. Li ho fatti uscire da lì“. Con un tweet il leader di Azione Carlo Calenda commenta un articolo del quotidiano La Repubblica dal titolo: “Abbatte il cartello e accende la sigaretta. Il colpo di testa di Calenda alla buvette del Campidoglio. ‘Ora qui si può fumare‘”.
L’ex candidato al Campidoglio, che è arrivato terzo al primo turno, avrebbe “applicato un riformismo pragmatico contro il populismo 5S”. Calenda ritiene che “fumare accalcati in dieci durante il COVID dietro enormi apparecchiature elettroniche fa peggio“, rispondendo a chi gli fa notare che il fumo è nocivo per la salute.
La vicenda
Secondo quanto riportato dal giornale diretto da Maurizio Molinari, il leader di Azione avrebbe deciso che alla buvette del Consiglio Comunale di Roma si può fumare. Un cambio di passo evidenziato da un plateale gesto: Calenda avrebbe gettato via il cartello del divieto di fumo. L’ex candidato sindaco, che ieri era al suo primo giorno da consigliere, si sarebbe sbarazzato del cartello dopo cinque ore di Consiglio comunale.
Spazio interdetto
Lo spazio adibito per i fumatori (consiglieri e giornalisti) è stato interdetto dal Movimento 5 Stelle durante la scorsa consiliatura. E sebbene l’amministrazione Raggi sia eclissata, la regola resta in vigore, almeno per ora.
I vigili cercano di far rispettare comunque il divieto, ricordando che la pena è una verbalizzazione punitiva.
