Chi era in dipartimento ieri mattina, intorno alle 8:25, ha sentito un tonfo e poi più niente. Raffaele Tripiccione, 65 anni, fisico e docente dell’Università di Ferrara, è precipitato dalla tromba delle scale della sede di via Saragat. Dal quarto piano. È stato trovato esanime sul pavimento, non lontano dall’ingresso. Niente da fare per i sanitari accorsi sul posto. Lascia la moglie Angela e i figli.
Tripiccione, originario di Firenze e residente a Pisa, era titolare della cattedra di Elementi di meccanica quantistica. Era stato già ricercatore e dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e direttore della sezione di Ferrara. Una figura di riferimento all’interno del polo scientifico. Le prime persone che hanno visto il corpo del professore hanno lanciato l’allarme. I soccorritori del Suem 118 non hanno potuto fare niente, inutile ogni tentativo di far tornare a battere il cuore del docente. Sul posto è intervenuta anche la polizia che ha effettuato i rilievi del caso.
Qualsiasi coinvolgimento di terzi nel tragico incidente è stato escluso. Ancora da chiarire tuttavia la causa che ha provocato la caduta. Il docente potrebbe essere stato colto da un malore o potrebbe aver perso all’improvviso l’equilibrio. Non sarebbe stato escluso neanche il gesto volontario, ma il fisico non ha lasciato alcun messaggio che potesse provare la pista, come spesso succede in questi casi. Chi aveva incrociato il professore in mattinata ha riferito di non aver notato nulla di strano in Tripiccione. Il corpo è stato affidato alla medicina legale per l’autopsia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Cordoglio da parte dell’ateneo per la tragica morte del docente “dalle inestimabili doti umane e scientifiche” e per una “perdita incolmabile” per l’Università. Oggi sono state sospese tutte le lezioni del corso di laurea triennale in Fisica e del corso di laurea magistrale in Fisica.
“Conoscevo Lele da più di quarant’anni, dai tempi in cui eravamo studenti all’Università di Pisa”, ricorda Diego Bettoni, della Giunta Esecutiva dell’INFN. “Con lui ho condiviso momenti importanti della mia vita professionale, prima tra tutte l’esperienza nel Consiglio Direttivo dell’INFN, al quale Lele ha dato un contributo molto significativo con la saggezza, la pacatezza e la signorilità che lo contraddistinguevano. Sapeva affrontare con leggerezza e ironia anche le questioni più complesse. In questo momento di grande dolore il mio pensiero va ad Angela e ai figli”.
“Lele e io ci conoscevamo da molto tempo, – ricorda Roberto Calabrese, Direttore della Sezione INFN di Ferrara – entrambi studenti di Fisica a Pisa a fine anni ’70. Le nostre strade si erano poi separate, ma la sorte ci ha fatto ritrovare quando Lele è arrivato come professore all’Università di Ferrara nel 2000. Abbiamo lavorato molto insieme in anni recenti, condividendo scelte e responsabilità riguardanti la Fisica a Ferrara, lui come Direttore della Sezione dell’INFN e io come Direttore del Dipartimento universitario. Lo ricorderò per sempre non solo per le sue doti professionali, ma anche per la sua umanità e la capacità di affrontare con serenità e lucidità qualunque problema. Era un punto di riferimento per la Sezione e il Dipartimento e ci mancherà molto”.
