L’intervento era tecnicamente riuscito perché l’organo non era stato rigettato
Trapianto di cuore da maiale, è morto l’uomo che lo aveva ricevuto: ha funzionato bene per due mesi
Qualche mese fa aveva fatto scalpore la notizia del primo trapianto di un cuore di maiale geneticamente modificato in un uomo. All’inizio, quello che sembrava un esperimento da film di fantascienza sembrava essere riuscito. Poi dall’Univesità del Maryland, dove è stato effettuato l’incredibile intervento, la notizia della morte dell’uomo a due mesi dall’impainto.
David Bennett aveva 57 anni e non aveva troppe speranze di vivere. Aspettava il trapianto già da un po’ senza successo e dunque sottoporsi al trapianto del cuore del maiale sembrava un tentativo da fare. Tutto sembrava andare bene, poi due mesi dopo è morto. “Non è stata identificata alcuna causa evidente al momento della sua morte”, ha detto un portavoce dell’ospedale citato dal New York Times , non è quindi dato di sapere se sia stato un problema di rigetto dell’organo.
Il trapianto era tecnicamente riuscito perché il cuore animale non era stato respinto e ha continuato a funzionare per oltre un mese, superando un traguardo critico per molti pazienti trapiantati. Il signor Bennett aveva trascorso del tempo con la sua famiglia, aveva fatto terapia fisica, ma non era mai stato dimesso e diversi giorni fa le sue condizioni hanno iniziato a peggiorare.
Da tempo i ricercatori stanno percorrendo la strada della manipolazione genetica degli organi di maiale. La scelta ricade sul suino perchè è l’animale più vicino all’uomo per caratteristiche del suo sistema immunitario, tant’è vero che già da tempo si usano valvole cardiache di maiale da trapiantare nell’uomo. Manipolazione oggi resa più semplice grazie alla nuova tecnica del taglia e “cuci del Dna” che permette di eliminare quei geni, propri del maiale, capaci di innescare nel paziente ricevente un rigetto.
Già nell’ottobre scorso chirurghi della New York University Langone, guidati da Robert Montgomery, avevano collegato un rene di maiale, geneticamente modificato, a una paziente con una gravissima malformazione renale e tenuta artificialmente in vita. Dopo l’intervento il rene ha cominciato a funzionare, senza segni di rigetto: i medici hanno monitorato la funzionalità renale per 54 ore prima di staccare la spina alla donna già cerebralmente morta.
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