Alle 20:47 il Messico trema. Paura nel centro del Paese, a 14 chilometri a sud est di Acapulco, nello Stato di Guerrero, perché la scossa è stata molto forte: magnitudo al 7.1. Ed è stata percepita chiaramente anche nella Capitale Città del Messico. Il bilancio conta al momento almeno un morto e più di un milione e mezzo di persone senza luce. Edifici crollati e auto danneggiate in strada. Il terremoto nell’anniversario della scossa di magnitudo 8.2 che nel 2017 causò un centinaio di vittime, seguita da un’altra scossa il 19 di settembre dello stesso anno, che provocò 350 vittime.
“Fortunatamente, non ci sono danni gravi”, ha detto poco prima delle 10:00 di sera il Presidente Manuel Lopez Obrador. Mezz’ora dopo l’annuncio del governatore di Guerrero, Héctor Astudillo, della prima vittima nel municipio di Coyuca de Benitez. Un uomo è morto schiacciato da un palo nel piccolo centro a 50 chilometri da Acapulco. Poco dopo la mezzanotte la Comision Federal de Electricidad, CFE, ha fatto sapere che il servizio elettrico tornerà alla normalità a poco a poco.
Circolano sul web le immagini dei palazzi che oscillano e di automobili schiacciate travi. La sindaca di Acapulco Adela Roman ha dichiarato sul canale Forum 4 che non sono stati registrati danni gravi “a parte blackout e perdite di benzina”. El País sottolinea la paura che si è diffusa in tutto il Paese che ha una tragica abitudine con i terremoti, e in particolare con le allerte che si verificano a settembre: alcune persone a Città del Messico hanno sofferto crisi nervose e sono state soccorse da sanitari.
A Guerrero sono stati intanto attivati i protocolli previsti in casi di scosse: evacuati edifici e alberghi. Alle autorità sono state segnalate diverse fughe di gas dai cittadini, per le quali sono intervenuti i vigili del fuoco. I danni maggiori alla linea elettrica sono stati registrati tra Morelos, Oaxaca, Estado de México e Città del Messico. Nessun ospedale ha intanto subito danni. A Città del Messico alcuni cittadini sono rimasti bloccati nelle cabine di alcune linee della funivia. I soccorsi sono stati condotti in sicurezza anche in questo caso.
A spaventare i messicani anche la tempesta di luci telluriche causate dalla scossa: lo skyline delle città è sembrato intrappolato in una tempesta di fulmini, o dalle luci di un’aurora boreale. Si tratta di un fenomeno dovuto alla liberazione di energia prima, durante e dopo il terremoto. In particolare in aree dove c’è stress tettonico, attività sismica ed eruzioni vulcaniche. Si tratta di un “effetto luminoso non quantificabile” e non di fulmini o tuoni. “L’interazione del movimento del suolo con l’atmosfera è reale. Ci sono documenti che mostrano che un terremoto può produrre perturbazioni dinamiche e segnali elettromagnetici”, ha osservato a El País Victor Manuel Cruz, sismologo dell’Istituto di Geofisica dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM).
