Troppa attesa per il pranzo, cliente spara al cameriere del ristobar: è caccia all’uomo

Troppa attesa per il pranzo: e gli ha sparato. Al momento è questa la ricostruzione dell’episodio violento e assurdo che si è verificato oggi a ora di pranzo a Pescara. Il dipendente di un ristobar è stato raggiunto da diversi colpi esplosi da un cliente. Il caso nella centralissima piazza della Rinascita, poco dopo le 14:00. La vittima è stata trasportata in ospedale in codice rosso, in rianimazione in prognosi riservata, e sarebbe gravemente ferita. È partita immediatamente la caccia all’uomo, le ricerche sono in corso.

A quanto emerso l’aggressore, secondo quanto ricostruisce l’Ansa, stava pranzando all’esterno del locale. Pare si fosse recato presso l’attività anche venerdì sera. La prima volta che si era visto nel locale secondo il proprietario. Non si tratterebbe insomma di un cliente fisso. “È entrato nel locale con il suo bicchiere di vino ed ha iniziato a inveire contro il mio dipendente, lamentandosi, da quanto abbiamo capito, per i tempi di attesa. Gli ha dato prima un pugno, poi ha tirato fuori la pistola ed ha sparato. Quello che si vede nelle immagini di videosorveglianza fa impressione“, ha detto il titolare.

Le telecamere hanno ripreso la scena, effettivamente impressionante. L’uomo si vede chiaramente. Prima la scazzottata poi gli spari. Non dovrebbe essere difficile per le forze dell’ordine risalire alla sua identità. Un uomo calvo, di grossa corporatura, indossava una tuta. Lo si vede chiaramente dalle immagini girare intorno al bancone e fare fuoco. Sconvolta intanto l’altra dipendente dell’attività che ha assistito alla scena e che poco prima aveva provato a calmare l’aggressore. È finita anche lei in ospedale. Il ragazzo che aveva cercato di ripararsi a terra sarebbe stato raggiunto dai proiettili alla schiena. Tre colpi o forse cinque.

Sul posto sono intervenuti subito il 118 e la polizia con Squadra Mobile e Scientifica. A disposizione delle indagini la sala di controllo del sistema di telecamere cittadine. Il 23enne è originario di Santo Domingo ma da tempo residente in Abruzzo. Ha un figlio di due anni. “Spero solo che il ragazzo si riprenda – ha aggiunto il titolare del locale – dall’ospedale al momento non abbiamo aggiornamenti. Lì c’è anche un’altra dipendente, che ha provato a calmare l’aggressore. Sta bene, ma è sotto shock”.