Trump in tribunale a Miami. Ma è solo il primo round

Former President Donald Trump, center, flanked by his defense attorneys, signs his bond in federal court, Tuesday, June 13, 2023, in Miami. Trump plead not guilty to federal charges that he illegally kept classified documents at his Florida estate. (Elizabeth Williams via AP) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain

Fotografi e troupe televisive sono rimaste a obiettivi chiusi: Donald Trump è entrato nella Corte di Miami, si è dichiarato non colpevole, ha detto che l’amministrazione di Joe Biden è corrotta mentre lui rispetta la legge, è uscito da una porta laterale per salire su una limousine che lo ha portato in grande ristorante cubano dove lo aspettavano centinaia di fan del suo golf Club tra ovazioni e brindisi.

La strategia federale di portarlo davanti a una Corte per misfatti da galera, per ora non ha dato frutti visibili. Ma siamo ancora all’inizio. La performance di Donald Trump è stata spavalda come sempre: ha deriso Joe Biden chiamandolo “Sleepy Joe” (Joe dorminpiedi). E di lui ha detto: “Si è portato a casa centinaia di documenti segreti che l’Fbi ha trovato nel suo garage ma non gli è successo niente”.

Particolarmente sprezzante con il procuratore speciale Jack Smith che ha istruito l’indagine: “Quell’uomo è di una crudeltà infernale e ha fatto impazzire mia moglie e i miei figli”. Quindi se l’è presa con la Cnn accusandola di avere censurato le immagini della folla che lo aspettava: “Poi si lamentano per i bassi ascolti!”. È anche accusato di aver fatto leggere documenti segreti a persone non abilitate.

Così, alla fine del primo round, con la giudice Aileen Cannon che già in passato si era espressa a suo favore, la giornata per lui non è stata pessima. Ma gli organi federali non lo molleranno certamente per tutta la campagna elettorale. Quella di ieri è stata una giornata di grande effetto mediatico, ma la sua situazione giudiziaria non è migliorata.