“In attesa del confronto convocato al Mise il prossimo giovedi’ 22 ottobre, qualora l’azienda non recedesse dai dichiarati intenti di chiusura del sito di Napoli, Cgil, Cisl e Uil sono pronte a proclamare lo sciopero generale per il prossimo 5 novembre”. Lo hanno annunciato i segretari delle tre sigle sindacali di Napoli e della Campania, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Uil , convocata per fare il punto sul prossimo tavolo con il governo relativo alla vertenza Whirlpool. In particolare, sara’ esteso a tutte le altre categorie produttive dell’area metropolitana di Napoli lo sciopero gia’ indetto dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici per il rinnovo del contatto. Le modalita’ e le articolazioni della mobilitazione (che rispettera’ tutte le norme di sicurezza per contenere il diffondersi del Covid) saranno rese note all’attivo di quadri e delegati convocato per il 27 ottobre. “La vertenza Whirlpool – hanno rimarcato i segretari di Cgil, Cisl e Uil – ha un valore generale per garantire la tenuta dell’occupazione e il futuro produttivo dell’area metropolitana di Napoli”. “In questo nuovo contesto la vertenza ha bisogno di risposte chiare nette e precise nell’incontro del 22 ottobre”, ha chiesto il segretario generale della Cgil di Napoli Walter Schiavella. “Bisogna mettere un punto, dare una risposta positiva per questa realta’ – ha rimarcato Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania -. Non possiamo accettare che il Mezzogiorno e Napoli perdano un importante presidio manifatturiero. La vicenda Whirlpool per noi e’ dirimente se vogliamo ricreare delle condizioni di sviluppo”. Per Gianpiero Tibaldi, segretario della Cisl di Napoli, occorre che il governo, nel tavolo di giovedi’, “scenda in campo dimostrando autorevolezza e costringendo Whirlpool a ragionare. Sono in arrivo i fondi del Recovery Fund, questo ci puo’ aiutare a trovare soluzioni nel medio e lungo periodo”.