Salute
Al via la produzione dei ventilatori polmonari guidati dal Distretto aerospaziale della Campania
“Quando ci siamo resi conto di quanto fosse drammatica la situazione che l’Italia e il resto del mondo stavano vivendo, abbiamo subito pensato di dare il nostro contributo producendo ventilatori polmonari per sostenere i reparti di terapia intensiva”. Luigi Carrino, presidente del Distretto aerospaziale della Campania, racconta com’è nata l’idea di creare un team di esperti in tecnologia, medicina ed elettronica chiamati a disegnare e brevettare quei dispositivi introvabili in gran parte del mondo. “C’è stata una meravigliosa corsa per contribuire alla realizzazione del nostro progetto – racconta Carrino – Diverse aziende della Campania hanno deciso di produrre i pezzi per costruire il nostro modello di ventilatore polmonare”.
E così, nel buio dell’emergenza, quando la disperazione e la paura sembravano aver preso il sopravvento, ci hanno pensato le “stelle” dell’aerospazio a fare luce: un gesto che porta con sé l’amore per la propria terra e per quell’ideale di morale, etica e civiltà che impone agli uomini di mettere a disposizione dell’altro le proprie conoscenze e capacità.
La Regione ha sostenuto l’idea di Carrino e si è schierata al fianco delle aziende, insieme con l’università Federico II che ha fatto i test necessari per ottenere l’ok alla produzione dei ventilatori. “L’obiettivo – aggiunge Carrino – è rendere indipendente la terapia intensiva della Campania e tranquillizzare i cittadini qualora dovesse esserci un’onda di ritorno del virus. Ma l’idea va oltre l’emergenza, il nostro impegno nella produzione di ventilatori sarà stabile, così da garantire agli ospedali sicurezza e tranquillità durature nel tempo”.
L’iniziativa del Distretto aerospaziale della Campania non ha solo portato ossigeno al comparto della sanità, ma anche a quello dell’economia, inteso come occupazione di posti di lavoro. Il progetto, infatti, ha creato nuove opportunità occupazionali in un momento di crisi nel quale sono fallite decine di aziende e centinaia di dipendenti si sono ritrovati senza stipendio. La sfida intrapresa dai membri del Distretto si è rivelata tanto coraggiosa quanto impegnativa, ma Carrino è fiducioso: “Lavorando giorno e notte abbiamo ottenuto ottimi risultati e ne siamo felici”.
© Riproduzione riservata




