In altre parole, i granelli arrivano fino al cervello. Cosa non sorprendente, se si considera che il cervello è un organo che deve essere costantemente irrorato di sangue… Qual è il succo di questo discorso? Che non risolveremo il problema (e che problema!) finché non ne elimineremo le cause. Ma come? Ci spostiamo tutti in bicicletta e ci scaldiamo col bue e l’asinello? No, non è necessario tornare alla preistoria. La tecnologia ci porge la sua mano soccorrevole. Ma un concetto deve essere chiaro, perché riguarda la madre di tutti i problemi di inquinamento aereo: bruciare combustibile è un metodo barbaro e arcaico per produrre l’energia che ci occorre per spostarci, riscaldarci, o per qualunque altro motivo. Il modo alternativo esiste. È l’energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile, cioè energia pulita sia in fase di generazione, che di utilizzazione.

Ormai tutto quello che facevamo bruciando combustibile può essere fatto senza emettere sostanze inquinanti, e con un’efficienza superiore, attraverso apparecchi e macchine elettriche. Le pompe di calore e le piastre a induzione devono sostituire, rispettivamente, le caldaie e i fornelli a gas. Le auto elettriche devono sostituire le auto con motore a scoppio. Sarà un processo lungo e costoso, non discuto, ma è l’unica via possibile. E, quando si tratta della salute dei cittadini, è il modo migliore di spendere tempo e denaro.