Arte e religione per salvare l’entroterra della Campania

A Pietrelcina, nel paese che diede i natali a San Pio, nasce il progetto Art Soul: arte e spiritualità si fondono per offrire al Sannio, così come alle altre aree interne della Campania e d’Italia, una prospettiva di rilancio. L’idea è questa: una commissione d’arte contemporanea, composta dai maggiori esperti italiani di rilievo internazionale, sceglierà ogni anno un artista che realizzerà un’opera da installare a Pietrelcina.

Le creazioni si depositeranno nel paesino di San Pio come strati di varie ere geologiche, dando vita a un museo all’aperto da visitare, ma anche a una sfida che mira a coniugare lo spazio pubblico con la spiritualità e la cultura. «La nostra idea è quella di offrire al paese natale di San Pio la possibilità di diventare il luogo dove nel ventunesimo secolo – spiega Luigi Ferraiuolo, ideatore del progetto – l’arte si unifica nel tentativo di rendere il nostro Paese, anche per i secoli a venire, il più bel museo a cielo aperto del mondo. Nello stesso tempo ci offriamo come incubatore creativo partendo dalla tradizione e dal digitale. Le installazioni d’arte sono una strada per offrire ai nostri giovani la possibilità di non fuggire».

Sì, perché le aree interne sono da anni vittime dello spopolamento e dei ritardi nello sviluppo industriale e infrastrutturale. È proprio per tentare di contrastare la marginalizzazione e il declino demografico delle aree interne che, nel 2014, è nata la Strategia nazionale per le aree interne (Snai), cioè per tutte quelle zone del Paese caratterizzate da una distanza di 45/70 minuti dai principali centri di offerta di servizi essenziali (salute, istruzione, mobilità collettiva) ma anche da una grande disponibilità di risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali e umani) e culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere).

Il progetto Art Soul si inserisce perfettamente in questa strategia che vuole riportare le aree interne al passo con tutte le altre. Il tema che gli artisti avranno come bussola per creare le loro opere sarà quello dei migranti, tema individuato dall’amministrazione comunale per legare idealmente Lampedusa, porta d’Europa, con Pietrelcina. Il progetto prevede che, a partire dal 2022, l’opera d’arte sia accompagnata da residenze per artisti e atelier nel borgo antico di Pietrelcina, in modo da trasformare l’area in un autentico incubatore artistico. Gli autori delle opere saranno scelti e guidati dalla commissione presieduta da Vincenzo Trione, professore ordinario di Arte e media all’università Iulm di Milano e tra i maggiori critici d’arte italiani.

Ne fanno parte anche Gianfranco Maraniello, ex direttore del Mart; Margherita Guccione, direttore generale per la creatività del Mibact; Laura Valente, presidente del museo Madre di Napoli; Massimo Donà, professore ordinario di Filosofia teoretica all’università San Raffaele di Milano; Gianluca Peluffo, architetto e ricercatore presso l’università Kore di Enna; Luigi Ferraiuolo, giornalista e ideatore del progetto; Anna Luigia De Simone, professoressa associata di Cinema, fotografia e televisione all’università Iulm di Milano e segretaria della Commissione.