Per l’attacco di Reading, in Inghilterra, dove ieri sera sono morte tre persone e altre tre sono rimaste gravemente ferite, le autorità britanniche hanno confermato che l’indagine viene trattata per “terrorismo”. La polizia sin da ieri sera aveva più volte cambiato idea, prima definendo l’azione un attacco terroristico e poi smentendola questa mattina, definendo l’attacco un omicidio plurimo.

Ora però le forze antiterrorismo hanno dato l’annuncio definitivo. Alle prime luci dell’alba è stato realizzato un arresto per l’attacco: le forze dell’ordine hanno effettuato un raid in un appartamento di Reading dove viveva un 25enne libico, Khairi Saadallah, che aveva chiesto asilo politico nel Regno Unito.

Secondo quanto emerge da fonti di intelligence, il 25enne era stato in prigione per possesso di un’arma, un coltello come quello utilizzato nell’attacco di sabato nel parco di Forbury Gardens, dove poco prima si era svolta pacificamente una manifestazione di Black Lives Matter.

Stando a una prima ricostruzione il 25enne verso le 19, due ore dopo la fine della manifestazione, si è scagliato contro un gruppo di uomini di mezza età che erano sdraiati sull’erba del Forbury Gardens a bere birra. Il presunto attentatore li ha colpiti diverse volte prima di essere fermato da un poliziotto disarmato. Sul posto sono intervenuti i soccorsi e le ambulanze, ma per tre persone era già troppo tardi, mentre altre tre vittime dell’attacco sono ricoverate in gravi condizioni.

Per ora le indagini svolte dall’antiterrorismo fanno pensare all’azione di un cosiddetto “lupo solitario”, ma l’inchiesta si sta sviluppando seguendo ogni fronte. Secondo fonti di intelligence citata dall’agenzia Pa, la vicenda avrebbe a che fare con un problema di “salute mentale” del 25enne.

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