Stupore e sorpresa per gli utenti e sostenitori di Laura Corrotti, la consigliera regionale della Lega. Nella mattina di oggi diversi contenuti “hard” sono stati pubblicati su un profilo Istagram che riportava il suo nome. Poteva sembrare un gesto riconducibile alla leghista, ma un particolare ha scongiurato ipotesi e illazioni che avrebbero pesato sulla figura politica di Corrotti, facendo scattare l’allarme di un profilo fake: una sola vocale sbagliata nel nickname (lauracarrattilega). E poi la descrizione: “Ciao, per gli uomini potenti che possono soddisfare le donne, voglio provarlo. Contattami”, si legge sul contatto falso. Scrollando il profilo, diverse foto della politica ritratta in momenti istituzionali e privati. A distanza di poche ore, i follower hanno superato la soglia di 70 utenti.

La denuncia
A rendere noto il caso è stata la stessa consigliera sul suo profilo Facebook, che ha raccontato di aver presentato un esposto alla polizia postale. “Ciò che sta accadendo in queste ore su un noto social non è altro che un episodio di cattivo gusto che ho subito voluto denunciare alla Polizia postale al fine di fare luce su un vile gesto: solo le indagine sapranno dimostrare se si tratta realmente di un attacco politico che ha strumentalizzato la mia immagine personale di donna“, ha scritto Corrotti pubblicando una foto di sé in cui impugna il documento della denuncia. E poi rilancia: “Una violazione dell’immagine personale e istituzionale. Ma non mi fermo!”
La Lega al suo fianco
Il caso della clonazione del profilo Instagram ha raccolto la solidarietà da diversi colleghi ed esponenti della Lega. I consiglieri della Lega alla Regione Lazio Angelo Tripodi, Daniele Giannini, Pasquale Ciacciarelli, Laura Cartaginese e Giuseppe Cangemi hanno definito “Vergognoso l’attacco social a Laura Corrotti, la quale ha subito la creazione di un profilo hard su Instagram. Merita tutta la nostra solidarietà e speriamo che la politica, a partire dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e dal Pd, condanni questa azione incommentabile“. Anche il coordinatore regionale della Lega, Claudio Durigon, finito nel mirino per le sua dichiarazioni sulla volontà di intitolare al fratello di Benito Mussolini un parco di Latina, ha espresso vicinanza e sostegno alla consigliera leghista. “Vedere il proprio profilo social clonato, utilizzato per diffondere contenuti a sfondo sessuale, deve essere doloroso e sconfortante. Auspichiamo che le autorita’ competenti facciano immediatamente chiarezza sull’accaduto, e confidiamo nella solidarietà senza se e senza ma da parte di tutte le forze politiche. Un silenzio a riguardo sarebbe davvero vergognoso“, ha dichiarato Durigon.
