Beveva e violentava la figlia 12enne di un’amica: poi regali per comprare il silenzio della piccola

E’ accusato di aver abusato per quattro anni di una ragazzina, all’epoca 12enne, che era stata affidata informalmente a lui e alla moglie da una amica di famiglia. Violenze, avvenute nel comune di Oristano, in Sardegna, e commesse in abituale stato di ubriachezza, minacce ma anche regali che l’uomo faceva alla piccola per assicurarsi il suo silenzio.

E’ l’inferno vissuto da una giovane, che oggi ha 17 anni, ed emerso in seguito alla segnalazione di una sua amichetta, con la quale si era confidata. Per i gravissimi fatti contestati, l’uomo dovrà rispondere di violenza sessuale pluriaggravata perché commessa in danno di minore degli anni 14, mediante abuso di relazioni domestiche e per aver cagionato alla piccola, a causa della reiterazione delle condotte, un grave pregiudizio.

L’uomo, fermato dagli agenti della Squadra Mobile nei giorni scorsi, è ora detenuto nel carcere di Massama dove lunedì 20 settembre si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip e al pm titolare delle indagine. I primi abusi, stando a quanto emerso nelle indagini, risalgono al 2016 quando la vittima era appena dodicenne. Le violenze sarebbero durate alcuni anni e proseguite sino al 2020, quando la giovane aveva deciso di confidarsi con una sua amica, la quale ne aveva parlato con una persona adulta che a sua volta ha subito contattato la polizia.

Le violenze sarebbero avvenute nell’abitazione dove l’uomo risiedeva insieme alla moglie e in una località marina dell’oristanese dove la coppia passava giornate in villeggiatura.