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Chi avrebbe mai pensato di avere un pollo come animale domestico!

Giornalista
Chi avrebbe mai pensato di avere un pollo come animale domestico!

Chi ha mai pensato di avere un pollo come animale domestico? Gli amici a quattro zampe che ospitiamo nelle nostre abitazioni sono perlopiù cani e gatti. Eppure, i cittadini della Nuova Zelanda hanno deciso di adottare galline. Una decisione insolita, dettata non da una moda bensì dal tentativo di risolvere un problema che affligge l’economia del Paese ormai da un decennio: la carenza di uova. È vero sì che gli stili di vita, così come quelli alimentari, nel giro di pochi anni sono cambiati – sembra che i nutrizionisti neozelandesi abbiano rivalutato il valore delle uova, soprattutto a colazione, e che i consumatori stessi abbiano accettato di buon grado la nuova dieta ritenendo l’alimento un modo economico per assumere proteine – ma c’è dell’altro.

Gli allevatori dovranno dire addio alle consuete gabbie, le galline potranno crescere esclusivamente in colonie, in allevamento a terra o all’aperto. Dal 1° gennaio di quest’anno gli allevamenti di pollame in batteria sono fuorilegge, il che porta gli allevatori a cercare strutture diverse e spazi più ampi per praticare la propria attività, ma c’è bisogno di tempo per adeguarsi alla normativa. E intanto gli scaffali nei supermercati si svuotano e i prezzi delle uova aumentano. Da qui, l’idea di tenere delle galline per procurarsi le uova a domicilio e in completa autonomia. Ci sono, però, alcuni aspetti che gli aspiranti allevatori di polli farebbero bene a considerare. Il primo è burocratico: esistono leggi locali e nazionali per la detenzione, da conoscere e rispettare. Il secondo aspetto è di carattere logistico. Prima di iniziare a deporre, una gallina impiega mesi ad adattarsi a un ambiente, e una volta ambientata non è detta che deponga uova ogni giorno, senza dimenticare che spesso la deposizione si concentra nei primi 2-3 anni di vita dell’animale, che però ne può campare oltre dieci. Emerge così un terzo aspetto da tenere a mente, più di natura ambientalista: in quanto esseri viventi, le ambìte produttrici di uova necessitano di un luogo pulito e confortevole, cibo e acqua tutti i giorni e, all’occorrenza, assistenza veterinaria.

Quindi, rappresentano a tutti gli effetti un costo con cui i neozelandesi sono tenuti a fare i conti. Magari prima di scegliere di convivere con uccelli d’allevamento come se fossero canarini. Il rischio, altrimenti, è ritrovarsi in futuro con migliaia di polli in stato d’abbandono.

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