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Un Parco ad Alta Velocità, bisogna vincere la sfida del trasporto su ferro nel Cilento

Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Un Parco ad Alta Velocità, bisogna vincere la sfida del trasporto su ferro nel Cilento

Sul passaggio dell’Alta Velocità nel Cilento si è acceso un dibattito che sta creando divisioni, contrapposizioni, odi e contrasti, continuando quella “guerra tra poveri” che in passato ci ha fatto perdere numerose opportunità. Il dibattito si è aperto perché è stata presentata dall’Amministratore delegato di RFI un’idea di progetto, in riferimento al Recovery plan, che prevede il passaggio dell’Alta Velocità nel Territorio del Vallo di Diano. Giustamente riparlare di mobilità su ferro nel nostro territorio dopo più di 30 anni da quando è stata chiusa la “Sicignano Lagonegro”, ha riacceso entusiasmo e soprattutto speranza in molti cittadini.

L’Alta Velocità rappresenta certamente una straordinaria opportunità, ma se dobbiamo assistere da spettatori passivi al passaggio della stessa, senza alcuna fermata, per noi sarebbe non solo una beffa ma addirittura un danno, in quanto ci accolleremmo solo i disagi di un servizio che non porterebbe alcun vantaggio per le Comunità.

Avere l’Alta Velocità con una fermata nel Vallo di Diano rappresenterebbe una svolta importante per il futuro dei nostri figli; darebbe una prospettiva vera e concreta di crescita e, di ritorno, ad avere una centralità che da anni abbiamo perso; darebbe una prospettiva per tanti imprenditori per investimenti sul territorio; si creerebbero anche concrete possibilità occupazionali per i giovani; ci sarebbero le condizioni per consentire a tanti di vivere con la propria famiglia nella terra dove hanno fatto sacrifici i propri nonni e i propri genitori.

È evidente che qualora venga confermata tale progettualità da parte di RFI, il mio impegno con convinzione e determinazione andrà in questa direzione e se dovessero essere presentate ulteriori proposte sarò pronto a confrontarmi con la stessa determinazione e lo stesso equilibrio.

Dobbiamo lavorare per trovare la maggiore condivisione possibile per ottenere investimenti concreti e utili per tutta l’area del Parco. Non possiamo perdere questa occasione per chiedere attenzione e investimenti anche sulla mobilità su ferro dell’intero territorio, attraverso la messa in sicurezza, il potenziamento, il ripristino e la valorizzazione della linea ferroviaria esistente.

Potrebbe essere l’occasione per potenziare il trasporto su ferro a cominciare dal rendere stabile la presenza dei treni dell’AV sulla linea Agropoli Sapri, e non più come avviene adesso solo nel periodo estivo. Si potrebbero creare le condizioni per far diventare la fermata dell’Alta Velocità un punto di collegamento dell’intero Territorio per arrivare ad una vera e propria “metropolitana del Parco”.

Certo bisogna restare con i piedi per terra, però se non facciamo squadra sull’idea di futuro che abbiamo su questi temi con una proposta più unitaria possibile rischiamo di perdere l’ennesima occasione.

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