Bullismo, 14enne picchiato dalle elementari pensa al suicidio: 5 minori in Comunità, due già indagati per la morte di Alessandro

Subiva atti di bullismo dalle scuole elementari e lo scorso mese di settembre, all’età di 14 anni, è stato costretto a cambiare istituto, dopo poche settimane, al suo primo anno di superiori. E’ l’incubo vissuto dal giovane adolescente costantemente minacciato e aggredito da un gruppo di coetanei. Violenze e percosse che andavano avanti da tempo e che lo scorso anno, durante la terza media, avrebbero portato il 14enne nello sconforto più totale, arrivando anche ad esternare la volontà di togliersi la vita.

E’ una storia raccapricciante quella emersa a Gragnano, già teatro lo scorso 1 settembre di un evento drammatico: il suicidio del 13enne Alessandro Cascone, lanciatosi nel vuoto dalla finestra al quarto piano della sua abitazione perché non riusciva più a reggere le continue minacce di un gruppo di altri adolescenti di cui faceva parte anche l’ex fidanzatina.

Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, e coordinate dalla procura per i Minorenni di Napoli, hanno portato nelle scorse ore all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del collocamento in comunità. Misura emessa dal Gip nei confronti di 5 indagati, di età compresa tra i 15 ei 18 anni, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di atti persecutori e rapina. L’unico 18enne presente tra i cinque indagati era minorenne all’epoca dei fatti e due di loro sono già indagati per il suicidio proprio di Alessandro.

Gli accertamenti, partiti dopo la denuncia dei familiari del 14enne, hanno portato alla luce atti di bullismo perpetrati nei suoi confronti nel corso degli ultimi tre anni. Nello specifico le condotte vessatorie sarebbero sfociate anche in una violenta aggressione fisica avvenuta nel settembre 2022. che avrebbe provocato alla vittima lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. Secondo la ricostruzione investigativa la vittima sarebbe stata costretta a cambiare scuola nell’anno scolastico in corso e la stessa, durante la frequenza del terzo anno di scuola media inferiore, avrebbe addirittura esternato la volontà di togliersi la vita.

Gravi indizi di colpevolezza sono stati poi raccolti a carico di tre destinatari dell’odierna misura cautelare e di un quarto soggetto non imputabile poiché under 14, in ordine alla rapina di un coltellino multiuso, avvenuta nel mese di aprile scorso. Il giovane 14enne avrebbe infine subito sin dalle scuole elementari numerosi atti di bullismo da parte di un coetaneo, non destinatario dell’odierna misura cautelare poiché all’epoca dei fatti non imputabile.