Tra i politici in pole Gemmato e D’Attis
Candidato del centrodestra alla Regione Puglia, la corsa dei civici: tra Fontana e Distante potrebbe spuntarla Lucarella
Un civico. No, un politico. Il nome del centrodestra in Puglia non esce. E mentre il centrosinistra (al completo come nelle altre regioni al voto) avvia la propria campagna elettorale puntando su un cavallo di razza come Antonio Decaro, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati non riescono a trovare la quadra.
Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute e nome di spicco di Fratelli d’Italia, e Mauro D’Attis, vicepresidente della Commissione Antimafia della Camera e coordinatore regionale di Forza Italia, restano gli unici nomi politici sul tavolo. Eppure, non si placano le voci di chi punterebbe volentieri su un esponente della società civile. La carta che mette tutti d’accordo, probabilmente, potrebbe essere un “civico politico”, cioè una personalità di indubbio e riconosciuto valore, che mastichi politica sia a livello di relazioni che, soprattutto, a livello di capacità e competenze. Nelle ultime settimane, diverse personalità sono state citate in questo senso. Si va da Sergio Fontana a Domenico Distante, da Angelo Lucarella a Francesco Schittulli, passando per i due sindaci Angelo Annese e Pippi Mellone.
Fontana, dimissionario poche settimane fa dal ruolo di presidente di Confindustria Puglia, sembrerebbe non avere con sé la base imprenditoriale barese e della BAT. Distante, vicepresidente di Confindustria Brindisi, è editore di Antenna Sud e imprenditore nel settore del divertimento da sala giochi. Schittulli, ottantenne, presidente nazionale della LILT e già presidente della Provincia di Bari, già nel 2015 aveva tentato la corsa contro Emiliano. Mellone e Annese sono fasce tricolore rispettivamente di Nardò e di Monopoli. Il primo, molto attivo sui social, sembra vicino a Emiliano benché, naturalmente, sia ascrivibile al centrodestra. Annese, invece, si trova in una situazione particolare: sulla sanità non potrebbe criticare il governatore uscente, avendo spuntato il massimo possibile: un nuovo ospedale.
La carta che mette tutti d’accordo, probabilmente, potrebbe essere un “civico politico”, una personalità di indubbio e riconosciuto valore, che mastichi politica sia a livello di relazioni che, soprattutto, a livello di capacità e competenze. “Se sceglie di non puntare su un politico, il centrodestra deve avere il coraggio di rinnovare e innovare”, afferma proprio l’avvocato Lucarella, natali di Martina Franca. “Per certi versi, questa situazione è un bene per il centrodestra stesso per almeno tre motivi: innanzitutto, la discussione animata nella coalizione è sintomatica di pieno esercizio interno e garanzia di democrazia. Inoltre, l’incertezza sul nome del candidato non significa per forza di cose che medesima incertezza ci sia sulla squadra di candidati e sulle problematiche da affrontare. Infine, per paradosso, questa campagna elettorale, asimmetrica sui tempi di scelta del candidato presidente, concede più margini di crescita al centrodestra che al centrosinistra. A patto che si punti su una novità che non dia punti fissi all’avversario”.
Insomma, se a sinistra il treno è partito, questo ritardo a destra potrebbe anche rappresentare una svolta positiva. “Proprio così: il centrodestra potrebbe anche perdere, ma investirebbe sul proprio futuro. E potrebbe farlo solo puntando su una ‘pazza idea’”. Nelle scorse settimane, il nome di Lucarella è finito nella rosa dei papabili candidati, vista anche la sua formazione di liberale di centrodestra e la sua attività da presidente di Colturazione, associazione impegnata sui temi della sanità, della lotta alle povertà, dello sviluppo economico. Lui si dice “lusingato: mi onora che qualcuno possa aver pensato a me per essere d’aiuto alla mia terra. Ma su chiunque dovesse ricadere la scelta, credo che non si possa che ripartire da tre elementi: onore, orgoglio e visione, fondamentali se si vuole aprire una nuova stagione di costruzione in Puglia”. Facciamo un gioco: e se alla fine questa scelta dovesse essere Lucarella, saprebbe su quali temi puntare? “Infrastrutture e energia, giovani, sanità e un rinnovato ruolo della Puglia sullo scacchiere internazionale, che dal G7 in poi ha visto la nostra regione giocare insieme all’Italia tutta una partita di primo piano in ambito commerciale e geostrategico“.
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