Le note caratteristiche dell’ex maresciallo della Guardia di Finanza Pasquale Striano sono oltre l’eccellente e non temono confronti.
Ad affermalo è stato ieri il direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia), il generale delle fiamme gialle Michele Carbone, durante l’audizione presso la Commissione parlamentare antimafia che da giorni sta indagando sui presunti dossieraggi effettuati dallo stesso Striano, fino allo scorso anno responsabile del gruppo Segnalazione di operazione sospette (Sos) di via Giulia.
“Per attività di servizio svolte presso la Dia, a Striano sono state attribuite otto ricompense morali, quattro elogi e quattro encomi semplici”, ha esordito Carbone, lasciando senza parole i commissari di Palazzo San Macuto.
E come se non bastasse, il numero uno della Dia ha anche tirato fuori un rapporto informativo che va dal 29 giugno 2018 al 19 settembre 2018, redatto personalmente da Federico Cafiero De Raho, all’epoca procuratore nazionale antimafia prima di essere eletto in Parlamento nel 2022 con il Movimento cinque stelle. In questo rapporto informativo, inviato ai vertici della Guardia di Finanza, il magistrato si esprimeva in maniera “super elogiativa” nei confronti del suo collaboratore in divisa. “Striano ha evidenziato notevoli doti di riservatezza e lealtà, un’elevata ed approfondita preparazione tecnico professionale, piena disponibilità ed alto senso del dovere, instaurando ottimi rapporti interpersonali sia con i magistrati dell’ufficio che con il restante personale amministrativo e delle forze di polizia”, scriveva Cafiero De Raho. “In particolare – proseguiva l’ex direttore dell’Antimafia – l’ispettore ha svolto un ruolo fondamentale nell’ambito delle attività pre-investigative poste in essere dal predetto gruppo di lavoro circostanziatesi nello svolgimento di delicate analisi operative nel settore per le segnalazioni a contrasto della criminalità organizzata, permettendo allo stesso procuratore nazionale antimafia di esercitare in pieno le funzioni di coordinamento e di impulso demandategli dalla legge”.
La valutazione di Striano da parte di Cafiero De Raho raggiungeva l’apice quando quest’ultimo ne descriveva le doti morali e di carattere. “Sorretto da altissimo senso del dovere e della disciplina ha evidenziato elevatissime capacità professionali nell’affrontare e risolvere complesse problematiche connesse all’incarico, moralmente irreprensibile, leale e rispettoso”, scriveva Cafiero De Raho, sottolineando quindi che il rendimento avuto era stato di “eccellente livello e meritevole di vivissimo apprezzamento, convinta ed incondizionata lode”. Con una valutazione del genere, mai contestata da alcuno, Striano non poteva non diventare allora ufficiale, superando senza patemi il concorso interno l’anno successivo.
Striano, come ricordato nell’audizione del comandante generale della guardia di finanza Andrea De Gennaro, era arrivato alla Dia a maggio del 1999 a 34 anni.
Il direttore della Dia, insediatosi la scorsa estate quando lo scandalo era già esploso e Striano era stato trasferito, è poi passato ad illustrare il funzionamento di queste Sos.
Nel 1991, quando venne stabilito il loro obbligo, erano 36. Nel 2019, invece, 105.789 e nel 2023 ben 150.418.
“C’è un aumento in progressione geometrica che naturalmente richiede tutta una serie di provvedimenti anche sul piano tecnico per processare questa mole di Sos” in quanto gli “schemi di riciclaggio si stanno facendo sempre più sofisticati perché ricevono la consulenza e il supporto dei cosiddetti colletti bianchi”, ha affermato Carbone.
“Le procedure di analisi – ha aggiunto – sono state rese fruibili alle articolazioni territoriali allo scopo di consentire anche a livello locale l’individuazione di specifici target per le misure di prevenzioni patrimoniali o l’avvio di attività di polizia giudiziaria”.
La crescita esponenziale delle segnalazioni sospette osservata negli ultimi anni ha avuto un’importante ricaduta nelle fasi di processo presso tutti gli attori istituzionali. Nel 2023 l’analisi dei corrispondenti flussi documentali, come è emerso, ha consentito alla Dia di evidenziare alla Dna oltre 56mila segnalazioni, delle quali il 76% circa connotate da profili di attinenza alla criminalità organizzata e il restante 24 percento costituite da Sos precedentemente pervenute alle stesse collegate.
Alla Dna possono arrivare anche Sos che non si riferiscono a persone fisiche o giuridiche che hanno un profilo di criminalità organizzata, ma queste Sos eventualmente esistenti nel sistema possono essere trascinate da Sos legate alla criminalità organizzata.
“Se io sono un noto esponente della camorra e presso una banca sono segnalato all’autorità antiriciclaggio per un’operazione sospetta – ha spiegato Carbone – la Uif e la banca elaborano il mio profilo e, essendo condannato o avendo un reato di criminalità organizzata, lo segnalano. Successivamente è possibile che si verifichi che io abbia una partecipazione in una società dove ha una quota di partecipazione un soggetto segnalato ma che è scevro da criminalità organizzata. Questa Sos viene attratta dalla mia segnalazione di operazione sospetta”. Per quanto concerne, infine, gli attacchi alle reti informatiche, Carbone ha ricordato che nel corso del secondo semestre del 2023 è terminato l’ultimo vulnerability assessment, confermando la validità del sistema di sicurezza. “È bene dirlo perché si è sentito parlare di attacchi e cybersicurezza: questo test è uno stress test che ha cercato di provocare il nostro sistema e ha indirizzato l’adozione di specifiche misure che ne hanno innalzato il livello di protezione”, ha precisato il Direttore della Dia.
“Le responsabilità andranno valutate dalla magistratura di Perugia che ha iscritto Striano nel registro degli indagati per rivelazione del segreto ed accesso abusivo a sistema informati. Ma pare evidente sempre più uno giorno che passa la responsabile morale ed in vigilando di Cafiero De Raho”, ha fatto sapere Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia a Palazzo Madama e componente dell’antimafia, al termine dell’audizione di Carbone.
