Chi è Sarah Thomas, la prima donna ad arbitrare il Super Bowl

Sarah Thomas entra nella storia dello sport degli Stati Uniti d’America. E mondiale, anche: essendo il Super Bowl l’evento sportivo più importante e seguito in Nord America. Un vero e proprio appuntamento, seguito in tutto il mondo. Thomas sarà la prima donna ad arbitrare il match, sarà down judge, ovvero l’ufficiale di campo che si occupa di posizionare la catena che indica le 10 yard da guadagnare per conquistare un primo down.

La sfida di stanotte vedrà di fronte Kansas City Chiefs, campioni in carica, e i Tampa Bay Buccaaneers. L’anno scorso sono stati oltre 148 milioni gli spettatori in tutto mondo. Thomas è alla sua sesta stagione nella Lega NFL. Ha 47 anni, un marito, tre figli, un cane, un percorso universitario da informatrice farmaceutica. È cresciuta in Mississippi, a Pascagoula. Ha sempre fatto sport, fin da piccola. Ha giocato a buoni livelli a softball e ha militato in una squadra di basket. Ha arbitrato anche nei campionati di bocce. La sua designazione arriva a pochi mesi dalla storica prima volta di una donna arbitro nella Champions League di calcio, la francese Stephanie Frappart.

La partita del SuperBowl si giocherà al Raymond Hames Stadium di Tampa, in Florida. L’anno scorso quasi 150 milioni di americani hanno assistito al Super Bowl davanti al televisore. In Italia sarà trasmesso alle 00:30 di lunedì 8 febbraio su Rai2, in chiaro.

L’ingresso allo stadio sarà consentito a sole 22mila persone. Da giorni le autorità chiedono di evitare assembramenti e riunioni a casa: la paura resta sempre quella dei contagi da coronavirus. Gli Usa restano il Paese più colpito al mondo per positivi e per vittime. La pandemia ha rivoluzionato anche le pubblicità all’interno nella serata: un vero evento nell’evento. Storici marchi di alcolici, bevande e motori non hanno investito per via delle incertezze finanziarie. Molti brand spenderanno i soldi per le pubblicità in aiuti alla società. Per la prima volta comparirà in una clip pubblicitaria Bruce Springsteen.