Lo scaffale
Chi paga il conto? Capire l’economia di ieri e oggi. Appunti per tutti sul da farsi
Il libro di Angelo Vaccariello anche un libro politico. Che le classi dirigenti dovrebbero leggere
Raramente un libro di economia risulta chiarissimo per i non addetti ai lavori. Perché è una materia complicata, nella sua parte teorica e forse ancora più nella sua applicazione storica e politica. Eppure, questo saggio di Angelo Vaccariello, “Chi paga il conto? – L’Economia che nessuno vuole spiegarti” (Burno) è di immediata lettura per il profano e al tempo stesso un utile strumento per capire il presente per lo studioso. Volume ampio ma molto scorrevole, “Chi paga il conto” tratta tutto ciò che c’è da sapere, dalle definizioni classiche ai dilemmi di storia politica fino agli interrogativi di oggi: e se ne apprezza la capacità di sintesi. Un esempio. La fotografia di questi primi anni Venti del nuovo millennio: «Nel 2020 si torna a una nuova grave recessione globale dovuta alla pandemia di Covid-19 e il mondo sperimenta stimoli fiscali e monetari senza precedenti.
I governi, per sostenere le popolazioni, mettono in campo bonus, sussidi e aiuti al fine di evitare il crollo nella povertà. Nel 2021-2022 si ha una forte ripresa con problemi di inflazione dovuti anche alla difficoltà di ripristinare la “supply chain”. C’è, infine, l’attuale ciclo iniziato nel 2023, nel quale si vive prima una fiammata dell’inflazione, poi la successiva attenuazione grazie alle politiche restrittive delle banche centrali. La fa da padrone la fase di transizione verso energia sostenibile, Intelligenza Artificiale e digitalizzazione come driver di crescita».
Vale a dire, in questa fase il mondo vive un momento di massima incertezza e, a parte i soliti venditori di fumo, nessuno può ragionevolmente prevedere cosa succederà all’economia mondiale: «Ora si cerca di tornare indietro dalla globalizzazione. Gli Usa hanno emanato leggi che concedono enormi incentivi alle aziende che investono nel territorio americano, e lo stesso fa la Cina, mentre l’Europa discute dei decimali di bilancio. Sembra una presa di coscienza tardiva, anche perché le varie economie globali sono tra loro molto collegate e non si vede un equilibrio diverso all’orizzonte».
In questo ambito, il libro di Vaccariello (utile anche come “dizionario” di economia politica) sviscera i momenti salienti della politica economica del nostro Paese: qui il libro diventa un breve manuale di storia, dalle polemiche degli anni Ottanta sulla gestione della finanza pubblica a quella sul visto del lavoro fino al famoso “Whatever it takes” di Mario Draghi. E sull’Italia, l’inquietudine per il futuro regna sovrana: «Le varie classi dirigenti – si legge nell’introduzione – dovrebbero smetterla di proporre ricette avveniristiche e mettere il Paese davanti alla situazione reale. Salari bassi, produttività al palo, costi energetici fuori controllo, Mezzogiorno in perenne ritardo, imposizione fiscale record e servizi pubblici scadenti sono alcune delle priorità che andrebbero affrontate per il bene comune subito. Rinviarle vuol dire non aver compreso la gravità della situazione. Senza dimenticare che per gli italiani i “pasti gratis” sono finiti da un pezzo. Prima lo capiamo, meglio sarà per tutti». In questo senso, “Chi paga il conto?” di Vaccariello è infine anche un libro politico. Che le classi dirigenti dovrebbero leggere.
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