La confessione del 16enne che ha ucciso Chiara Gualzetti, sua coetanea, in un bosco nel Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio (Bologna), è agghiacciante. Nessun crollo emotivo e nessuna lacrima, nemmeno un accenno al pentimento. Quella mattina il ragazzo voleva uccidere Chiara e poi andare al mare con gli amici. E così ha fatto.
Nelle chat che “per sbaglio” lui ha cancellato con lei, la invitava a vedersi. Tra gli amici di Chiara tutti sapevano che lei aveva un debole per lui. Era triste perché quell’amore non era ricambiato. Ma quando lui l’ha invitata a uscire il batticuore deve aver preso il sopravvento. Lei e lui da soli nel bosco. Un sogno che per Chiara si stava realizzando. Non poteva immaginare che invece appena lei avrebbe voltato le spalle lui avrebbe sfilato il coltello dallo zainetto per colpirla alle spalle con quell’arma impropria presa dal ceppo in cucina e lì riposto subito dopo.
L’ha colpita più volte finchè è crollata a terra esanime. “Le ho dato dei calci in testa”, racconterà poi lui nella sua confessione come riportato dal Corriere della Sera. Il ragazzo era stato ascoltato insieme a tutti gli amici nelle ore in cui si cercava Chiara sperando di ritrovarla viva. E proprio il dettaglio delle chat cancellate aveva insospettito gli investigatori. Intanto il papà di Chiara leggeva quei messaggi sul telefono della figlia in cui il ragazzo la invitava con insistenza a vedersi.
Le agghiaccianti chat
“Se mi uccidessi non mancherei a nessuno” aveva scritto tempo fa lei a lui. Forse Chiara sperava che lui potesse risponderle in modo dolce, magari dicendo “mancheresti a me”. E invece la risposta è cinica: “Ti do’ una mano io se proprio vuoi”. Fra le chat che ha cancellato c’è anche un messaggio mandato lunedì a un’amica: “Ho ucciso Chiara”. Lei corre a dirlo ai carabinieri accompagnata dai genitori proprio nelle ore in cui viene trovato il corpo. A un parente, invece, aveva detto pochi giorni prima: “Domenica ucciderò una ragazza”, ma lui non lo aveva preso sul serio. E come fare a prendere seriamente simili affermazioni?
La confessione
“Tanto Chiara si voleva uccidere, me lo aveva detto”, ha dichiarato durante l’interrogatorio. Il motivo di quell’omicidio efferato sarebbe da ritrovare in una voce, quella del diavolo. “Da tanto tempo parlo con Samael, l’angelo del giudizio. L’ho anche visto; un uomo alto, di fuoco”, ha precisato durante l’interrogatorio. “Sento dentro una voce” e che quella voce “mi costringe a fare cose sempre più cattive”.
Sarebbe stata proprio quella voce a ordinargli di uccidere Chiara. Sul suo profilo social il ragazzo compare in foto con le lentine per rendere gli occhi rossi, proprio come nel telefilm su Netflix Lucifer. È in questo telefilm che compare anche Samael. Così lui avrebbe deciso di punire Chiara perché “mi opprimeva” con le sue continue attenzioni. Lo ha fatto e poi è tornato a casa. Ha lavato il coltello sporco di sangue e lo ha riposto nel ceppo dove lo aveva preso. Infine è andato al mare con gli amici come se nulla fosse accaduto.
Il papà di Chiara conosceva l’assassino
Per papà Vincenzo e mamma Giusi Gualzetti sono ore tremende di dolore e angoscia pura. I due conoscevano il ragazzo e Vincenzo, che fa l’elettricista, tempo fa lo aveva anche accolto nella sua impresa per uno stage. “Mi sembrava un ragazzo per bene”, ha detto ai giornalisti assiepati fuori casa sua. È distrutto per quella immane perdita. “Diciassette anni fa — dice — ho lasciato Napoli con mia moglie perché mia figlia nascesse qui, volevo che crescesse in un posto sicuro per il suo futuro. Ora non mi rimane niente. Lei non ha più futuro e io non ho nessun futuro senza di lei”.
