Chiede a un 20enne una sigaretta, lui in ciabatte lo uccide a bastonate: “Mi sono rovinato la vita”

“Scusa, hai una sigaretta?”. È questa la domanda che avrebbe fatto scattare la violenza immotivata e portato alla morte sotto le botte di Augusto Bernardi, 56 anni, ucciso la scorsa notte in strada a Torino nel quartiere Borgo Vittoria. La polizia, questa mattina, 10 luglio, ha fermato il ventenne Francesco Lo Manto. Che in poche ore ha confessato il delitto. “Ho ammazzato una persona, mi sono rovinato la vita”.

Il giovane ha ammesso di aver fatto uso di crack prima dell’episodio. È stato lui a raccontare – in maniera confusionaria e del tutto da verificare – che la vittima gli aveva chiesto una sigaretta mentre lui era al balcone. Poi sarebbe degenerata una lite per futili motivi, degenerata nella violenza forse proprio a causa della droga. Secondo la ricostruzione fatta da Repubblica, una volta sceso, in ciabatte, gli avrebbe dato alcune sigarette ma la vittima avrebbe provato a prendersi il pacchetto intero, secondo la sua ricostruzione. Quando Lo Manto non ha trovato il cellulare, ha pensato di essere stato derubato e allora avrebbe reagito con pugni e schiaffi. Quello non ha più reagito gli ha preso lo zaino e ha cercato di nasconderlo in cantina ma nel frattempo è arrivata la polizia.

Augusto Bernardi, 56 anni, è stato ucciso con pugni e bastonate in piazza della Vittoria, all’incrocio con via Villar. I fatti sono avvenuti all’alba, intorno alle 4.30. otto l’effetto della droga, lo avrebbe picchiato a morte con schiaffi e pugni. “Respirava ancora”, ha detto agli investigatori aggiungendo di aver preso lo zaino di Bernardi per nasconderlo in cantina. Ad alcuni vicini avrebbe detto di chiamare la polizia e, quando ha visto la volante, non ha provato a scappare.

“Non lo so, non lo so”, urlava la vittima a terra. Una residente ha sentito le urla e ha chiamato l’ambulanza: “Era fermo, immobile sull’asfalto e urlava, così ho chiamato i soccorsi”. Oltre all’area della piazza, i rilievi si sono concentrati nel palazzo vicino a quello della vittima e dove viveva Francesco Lo Manto.

I vicini descrivono Bernardi come una brava persona: “Abitava in un monolocale al piano rialzato da un anno, ma aveva appena venduto l’appartamento. Era sempre gentile, giocava con il nostro cane. Non era insolito che uscisse anche a tarda ora”, hanno detto al Corriere della Sera.