Sulla crisi energetica, la tensione con la Russia e la questione gas: “Penso che gli italiani per delle grandi cause e per delle grandi motivazioni siano in grado anche di fare qualche sacrificio”. Lo ha dichiarato il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani in un’intervista esclusiva a Marco Damilano nel programma Il Cavallo e la Torre su Rai3. “Stiamo lavorando affinché i sacrifici per gli italiani siano minimi”, ha aggiunto il tecnico a Palazzo Chigi. Secondo il sondaggio Quorum/Youtrend per SkyTg24 il 90% degli italiani è però preoccupato dagli aumenti delle bollette di gas e luce, il 37% si è detto contrario alle sanzioni imposte su Mosca.
Il ministro è stato ospite della rubrica politica proprio nel giorno in cui la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova lo ha attaccato direttamente attaccando il piano per la riduzione della dipendenza italiana dalle fonti energetiche russe messo a punto da Cingolani. “È imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire”, ha detto la portavoce in giorni in cui la Russia ha lanciato strali e ultimatum in ogni salsa all’Europa con il gasdotto Nord Stream 1 aperto e chiuso a singhiozzo, formalmente per “manutenzione”.
E infatti Cingolani ha replicato parlando di una “logica di un rappresentante di uno Stato totalitario che pensa che si possa imporre ad uno Stato qualcosa. Si figuri se l’Italia può seguire gli ordini di qualcuno”. Sempre nella giornata di ieri il ministero di Cingolani aveva pubblicato il suo piano per limitare i consumi di gas durante l’inverno. Strategia che si innesta in quella europea di risparmio energetico e che prevede di ridurre i consumi di 5,3 miliardi di metri cubi, il 9,5% del totale sul periodo dal primo agosto al 31 marzo.
Avviate in via di massimizzazione la produzione di energia elettrica tramite carbone, olio combustibili e bioliquidi. Il ministero ha poi indicato la riduzione di 1° C del riscaldamento degli edifici e accorciato di quindici giorni il periodo in cui gli impianti di riscaldamento saranno accesi in tutte le zone climatiche in cui è divisa l’Italia. Previsti ulteriori risparmi con campagne di sensibilizzazione e informazione dei cittadini: dalle docce alle pompe di calore elettriche, dai fornelli ai forni, dalle lavastoviglie alle lavatrici, dal frigorifero a tutti i dispositivi tecnologici.
“Si tratta di un piano abbastanza tranquillo, non draconiano”, ha detto Cingolani. “Piccole azioni che sono portate avanti da una collettività danno risparmi che molti nemmeno conoscono. Stiamo parlando di un’operazione innanzitutto di consapevolezza. Stiamo parlando di fare risparmi ragionevoli. Dobbiamo spiegarli”. Al Corriere della Sera il ministro ha ribadito: “Loro stanno dando grande sofferenza ai cittadini russi, mentre noi non daremo grande sofferenza ai nostri. In pochi mesi, con una operazione ampia di differenziazione delle sorgenti, abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo. E grazie al nostro programma la dimezzeremo ulteriormente Gli italiani sono un popolo molto forte e hanno capito l’importanza della sfida aperta da una guerra scellerata. Nessuno pensi che l’Italia non sia in grado di accettare minimi sacrifici per una giusta causa”.
