L'area visitabile da oggi 26 giugno
Colosseo, per la prima volta si aprono gli ipogei. Franceschini: “Si amplia il percorso di visita”
Corridoi, archi e passaggi in cui venivano preparati gli spettacoli per l’antica Roma: sono gli ipogei del Colosseo. L’affascinante “backstage” dell’Arena, “un monumento nel monumento”, diventa per la prima volta visitabile dal pubblico grazie alla seconda fase di un articolato progetto di restauro e valorizzazione, che vede il gruppo Tod’s in prima linea. Gli interventi, avviati nel 2018, hanno richiesto 55 mila ore e 7 mila giornate di lavoro da parte di 81 specialisti tra architetti, restauratori, geologi, fisici, topografi, ingegneri e operai. Si “amplia e arricchisce il percorso di visita del Colosseo”, come sottolineato dal ministro della Cultura Dario Franceschini. “Un lavoro molto complesso – spiega la direttrice del Parco archeologico, Alfonsina Russo – i cui risultati sono ancora in corso di studio” ma che “testimonia tutto ciò che avvenne sotto alla grande arena dell’Anfiteatro Flavio, dalla sua inaugurazione nell’80 d.C. fino all’ultimo spettacolo nel 523”.
IL PROGETTO
Gli ipogei potranno essere visitati a partire da oggi 26 giugno con un biglietto “full experience”, percorrendo una passerella a serpentina lunga 160 metri che dalla Porta Libitinaria arriva fino alla Trionfale, tra 15 corridoi e sei tappe. Una superficie di oltre 15 mila metri quadri che, con l’installazione di una nuova pavimentazione già annunciata, torneranno al buio proprio come duemila anni fa.
Tramite una nota, il gruppo Tod’s sottolinea di essere “orgoglioso di aver preso parte al restauro del Colosseo, contribuendo a restituire al mondo intero un monumento iconico, simbolo della storia di Roma e dell’Italia”. La fine della seconda tappa del progetto “viene annunciata in un momento storico cruciale e si pone come esplicito messaggio di fiducia e come forte segno di ripresa”. “È un vero orgoglio constatare che tutto quello che ci siamo prefissati dieci anni fa si sta realizzando” commenta Diego Della Valle, AD e presidente del Gruppo Tod’s.
“Ricordo che quando, diversi anni fa, ho cominciato il mio primo mandato da Ministro, Tod’s aveva già avviato questa importante operazione– racconta il ministro Franceschini- rimasi allibito e indignato nel vedere che, di fronte a un’impresa italiana impegnata a destinare una somma così importante alla tutela del patrimonio culturale del Paese, invece del plauso generale si sollevassero polemiche. È stata questa ragione che mi ha spinto poi a proporre le norme sull’Art Bonus al Parlamento, che le ha approvate convintamente introducendo un’agevolazione fiscale per chi dona in cultura capace di portare in pochi anni oltre mezzo miliardo di euro. Il Governo italiano il 29 e il 30 luglio –continua Franceschini – porterà sull’arena del Colosseo il tavolo del G20 della Cultura, dove i delegati saranno accolti dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il mondo vedrà che l’Italia ha deciso di ospitare un simile incontro nel luogo più la identifica nel mondo.”
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