Come i medici di base hanno scoperto 1800 contagiati ‘sommersi’ di Coronavirus in 48 ore

Ben 1800 contagiati ‘sommersi’ scoperti in sole 48 ore grazie alla nuova strategia messa in atto dai medici di base. È quanto accaduto in questo giorni a Milano, capoluogo della Lombardia che sta affrontando il numero maggiore di decessi e malati da Covid-19. Il tutto è stato possibile grazie a un piano messo a punto dalla Regione.

Di fatto si tratta a tutti gli effetti di una mappatura, una “sorveglianza attiva” da effettuare in due modi: telefonate quotidiane e l’uso del saturimetro per capire in tempo reale la quantità di ossigeno presente nel sangue (quando il livello di saturazione è in calo, preannunciando un peggioramento delle funzioni respiratorie).

Come spiega il Corriere della Sera, nel giro di 48 ore i medici di base sono riusciti a intercettare 1800 malati con i sintomi del Coronavirus grazie a questo metodo, messi in quarantena e da sorvegliare in modo stringente.

Il progetto nasce grazie all’attivazione di un portale informatico messo a punto dall’epidemiologo dell’Ats Milano Antonio Russo, avviato venerdì scorso grazie all’accordo con la Regione Lombardia, anticipando anche il provvedimento dell’Ente. In un solo fine settimana i 6096 medici di base milanesi hanno così contatto 5500 pazienti, segnalandone 600 come malati con bisogni sociali e 1800 come malati di Coronavirus finora ‘sommersi’ e che dovranno essere quindi monitorati.