In Italia i nuovi casi di contagio da Coronavirus sono 10.407, +0,5% rispetto al giorno prima (ieri erano +19.037), mentre i decessi odierni sono 261, +0,4% (ieri erano +459), per un totale di 71.620 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.386.198 complessivamente: 9.089 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +0,7% (ieri erano +32.324). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 580.941, pari a +1.055 rispetto a ieri, -0,2% (ieri erano -13.746). Oggi, dopo tanti giorni di flessione, gli attuali positivi sono in crescita perché i nuovi casi sono più della somma di guariti e decessi.
I tamponi sono stati 81.285, ovvero 71.049 in meno rispetto a ieri quando erano stati 152.334. Mentre il tasso di positività è del 12,8% (l’approssimazione di 12,803%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 12 sono risultati positivi; ieri era del 12,5%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.
Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di meno tamponi. I test fatti a Natale — quelli comunicati oggi — sono in numero inferiore in confronto a quelli infrasettimanali, come succede sempre durante i festivi. Alla vigilia del “Vaccine day”, anche se i casi sono sotto quota 20 mila dal 6 dicembre, lo scenario non migliora come dovrebbe. Complice anche la variante inglese e gli altri otto ceppi che sono stati individuati in Veneto, come ha spiegato oggi il governatore Luca Zaia, portando proprio il Veneto ad essere la regione più colpita.

