Coronavirus, primo caso dopo un mese nella città focolaio di Wuhan

FILE - In this April 5, 2020, file photo, a man checks his mobile phone along the Yangtze River in Wuhan in central China's Hubei province. As governments around the world consider how to monitor new coronavirus outbreaks while reopening their societies, many are starting to bet on smartphone apps to help stanch the pandemic. (AP Photo/Ng Han Guan, File)

Registrato un nuovo caso di coronavirus a Wuhan. È la prima volta da un mese a questa parte. Lo fa sapere la Commissione nazionale sanitaria della Cina che ha annunciato 14 nuovi positivi al Covid-19 in tutto il Paese. Il bilancio risulta così essere quello più critico dal 28 aprile. Stando ai dati dell’autorità l’incremento sarebbe causato nel focolaio di Shulan, nella provincia nord-orientale di Jilin, dove si registrano 11 dei nuovi 14 casi. Si tratterebbe di familiari e persone entrate in contatto con una donna risultata positiva lo scorso 7 maggio.

Soltanto ieri la provincia dello Hubei, dove la pandemia si è generata, faceva registrare 35 giorni consecutivi senza nuovi positivi. I dati erano stati diffusi dalle autorità locali. Il totale dei contagiati per la regione era quindi di 68.128 casi confermati, di cui 50.333 a Wuhan. Di 4.512 il totale dei morti, 3.869 nel capoluogo di Wuhan. Oltre 600 i casi ancora sotto osservazione medica.

Il Covid-19, di origine animale, avrebbe fatto il salto di specie verso l’essere umano proprio nello Hubei. L’ipotesi più accreditata dagli scienziati è che il salto, spillover, si sia verificato in uno dei wet market della città, nei quali animali, anche appartenenti a specie rare, vengono venduti e anche macellati al momento. La Cina, da aprile, ha dovuto affrontare più i casi di ritorno dall’estero che quelli interni di nuovi positivi. Pechino ha cominciato ha includere nei suoi calcoli sulla pandemia anche gli asintomatici.