Tutta Italia in zona bianca ad eccezione della Sicilia, unica Regione in giallo. Sarà questa la mappa dell’Italia anche la prossima settimana alla luce dei dati della bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute all’esame della cabina di regia. Non vi sono infatti peggioramenti per la Sicilia, dopo che nei giorni scorsi erano stati lanciati allarmi per un rischio di passaggio in arancione, mentre sono in miglioramento i dati provenienti da Sardegna e Calabria, le due Regioni più in difficoltà sul fronte Covid.
L’INDICE RT – L’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici continua a calare: nel periodo 18-31 agosto è stato pari a 0,92 (range 0,79 – 1,02), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente, quando era pari a 0.97.
In diminuzione anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 64 per 100.000 abitanti (30/08/2021-5/09/2021) rispetto a 74 per 100.000 abitanti (23/08/2021-29/08/2021). L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.
L’OCCUPAZIONE DEGLI OSPEDALI – Il tasso di occupazione in terapia intensiva è ancora in lieve aumento al 6,2%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 544 (31/08/2021) a 563 (7/09/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,4%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.252 (31/08/2021) a 4.307 (7/09/2021).
LE REGIONI A RISCHIO – Sono tre le regioni e province Autonome italiane (Lombardia, Friuli Venezia Giulia e provincia di Bolzano) che risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 18 risultano classificate a rischio basso. E’ quanto li legge nel monitoraggio settimanale dell’Iss. Solo una Regione/PA (la provincia di Bolzano) riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
SERVE MAGGIORE COPERTURA VACCINALE – L’Istituto superiore di sanità nella bozza del monitoraggio evidenzia che “una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”.
La variante Delta è infatti “prevalente” in Italia e “associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale”.
