Non sembra avere intenzione di arretrare di un passo Mario Draghi: l’obbligo di green pass deve essere esteso a quante più categorie è possibile, compreso i lavoratori statali. Per loro varrà la regola in vigore già per il personale scolastico: sospensione del salario in caso di inottemperanza entro 5 giorni. Ma già pensa anche a quelli del settore privato. Il tutto da realizzarsi “gradualmente”.

Il consiglio dei ministri ha già introdotto l’obbligo vaccinale per chi lavora nelle Rsa, anche se dipendenti di ditte esterne. E ha reso obbligatorio il green pass anche per i genitori che entrano nella scuola. Scatterà dal 10 di ottobre e prevede la sospensione della prestazione lavorativa e dunque dello stipendio. Anche in questo caso i controlli spettano ai dirigenti delle strutture sanitarie e ai datori di lavoro. Stabilite anche le sanzioni: da 400 a mille euro di multa per il lavoratore, i dirigenti scolastici e il datore di lavoro.

Secondo Repubblica l’obbligo di green pass nella pubblica amministrazione potrebbe scattare già la settimana prossima. Il ministro Renato Brunetta ci starebbe già lavorando da un po’. L’unica cosa che manca è di decidere nel dettaglio il sistema dei controlli, che dovrebbero spettare al capo dell’ufficio. Ci sono anche da superare le resistenze della Lega, che con Matteo Salvini aveva proposto di rendere obbligatoria la Certificazione Verde soltanto per chi lavora a contatto con il pubblico. Ma non andrà così: la misura riguarderà “l’intero comparto dei dipendenti pubblici”.

Secondo fonti citate da Open, le uniche eccezioni saranno coloro che non possono vaccinarsi, che dovranno dimostrarlo attraverso un certificato medico. Nelle nuove norme sarà compreso anche l’obbligo di Green Pass per i lavoratori dei settori aperti al pubblico e in cui il lasciapassare è già necessario per l’utenza. E quindi dipendenti di ristoranti e bar, treni a lunga percorrenza e aerei, palestre e piscine, cinema e teatri. Intanto Dario Franceschini ha chiesto a Draghi di poter allargare la capienza di spettacoli, concerti, cinema e teatri attualmente fissata al 50%. Poi sarà il momento dei dipendenti privati.

Altro punto da stabilire riguarda i tamponi. I sindacati chiedono che a pagarli siano le imprese, le aziende vogliono che i soldi siano stanziati dal governo. Che pare orientato al no. “L’obiettivo da raggiungere”, dice all’agenzia di stampa Ansa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, è l’estensione per tutti i lavoratori del pubblico e del privato già dalla prossima settimana. “È chiaro – aggiunge il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia – che l’estensione del green pass dovrà essere progressiva”. L’obiettivo sarebbe dunque quello di mettere a punto il nuovo decreto entro la prossima settimana, dopo un passaggio in cabina di regia con i capidelegazione di maggioranza, per renderlo operativo per l’inizio di ottobre. Intanto il dibattito è aperto sullo smart working che Brunetta vorrebbe eliminare quanto prima.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.