Sono i primi casi di docenti ‘respinti’ all’ingresso delle loro scuole perché privi di green pass, nel giorno in cui il passaporto vaccinale obbligatorio fa il suo debutto per il personale scolastico. È successo a due professori del liceo Curie-Levi di Torino, a cui il dirigente non ha consentito l’ingresso: i due si erano presentati a scuola con il certificato medico per attestare che avrebbero dovuto esserne esenti ma il dirigente “non lo ha accettato perché non è firmato dal nostro medico curante”.

Uno dei due protagonisti della vicenda, il professore Giuseppe Pantaleo, ha sporto formale denuncia per “abuso d’ufficio” nella stazione carabinieri del quartiere Pozzo Strada. L’altra docente invece non ha agito per vie legali.

Pantaleo e la collega sono rimasti per due ore fuori dall’istituto di via Madonna delle Salette, andando via a collegio terminato. “L’esenzione alla vaccinazione fino al 30 settembre – è la loro accusa – è prevista da una circolare che il preside stesso ci ha fornito ma a cui ora non si attiene”.

Il primo, docente di francese, tra l’altro aveva già spiegato in una intervista concessa a Repubblica il 29 agosto scorso che non si sarebbe vaccinato prima del ritorno a scuola. “Non sono certo un No vax, ma una persona abituata a studiare con atteggiamento critico. La campagna vaccinale per la scuola è partita male, con un vaccino, AstraZeneca, che di fatto è ritirato. Non lo fa più nessuno e lo spediscono in Africa”, aveva sottolineato Pantaleo.

Niente da fare anche per quanto riguarda il tampone, che il professore di francese non era intenzionato a fare: “Non capisco perché dovrebbe essere un’opzione prevista per i soli non vaccinati, quando tutti sono perfettamente consapevoli che si può essere positivi pur avendo fatto il vaccino e che si può contagiare e essere contagiati”.

L’altra docente respinta, Alisa Matizen, docente di spagnolo, definisce la vicenda “una questione di interpretazione, colleghi di altre scuole non hanno avuto problemi e sono entrati con lo stesso tipo di esenzione”. “Mi rivolgerò ad un medico vaccinatore per ottenere l’esenzione o penserò a qualcos’altro”, ha spiegato al Corriere della Sera.

Redazione

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