50€ a voto per l’elezione a sindaco di Antonio Donatelli alle comunali di Triggiano 2021. L’accusa, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è quella di corruzione elettorale e ha portato in queste ore il primo cittadino del comune barese agli arresti domiciliari; e con lui anche Sandro Cataldo, marito dell’assessore regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, che da indagata ha già presentato le sue dimissioni, e referente del movimento politico Sud al centro.
Il sistema
L’obiettivo era quello di rieleggere l’allora sindaco e altri 2 consiglieri comunali al costo di 50€ per voto. Il sospetto è che Cataldo abbia coinvolto una fitta rete di collaboratori, finalizzata ad individuare i cittadini di Triggiano disposti a vendere il proprio voto in cambio della cifra di denaro. Al momento della votazione, la verifica e la corrispondenza del voto veniva effettuata all’interno dei seggi dove erano presenti dei gregari: un sistema già applicato in passato. L’indagine nasce infatti da quella su Carlo De Giosa, consigliere eletto nel 2019 al Primo Municipio di Bari, accusato di aver pagato 25 euro a voto.
Il ritrovamento nel cassonetto
Essenziale alla ricostruzione dei fatti, è stato un cassonetto stradale collocato in un piazzale isolato a San Giorgio nell’ottobre del 2019. Al suo interno i collaboratori di Cataldo avrebbero gettato materiale ritenuto scomodo, che riguardava i candidati delle liste “Triggiano al Centro” e “CON Donatelli Sindaco”, tra cui fotocopie relative a documenti d’identità e codici fiscali di cittadini triggianesi, un elenco con nome e recapito delle persone coinvolte, documenti personali di Sandro Cataldo e di Anna Maurodinoia, nonché un consistente numero di cartelloni, fac-simile, schede e volantini di propaganda elettorale.
Gli arrestati
Le misure cautelari chieste dalla Procura erano state 15, gli indagati sono in tutto 72, tra loro anche numerosi elettori. In totale sono sette le persone finite agli arresti domiciliari, una in carcere, mentre a due è stato imposto il divieto di dimora nel comune di Triggiano. Assieme a Cataldo e al sindaco Donatelli sono stati accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale in relazione alle elezioni comunali di Triggiano nel 2021 e di Grumo Appula nel 2020. A finire agli arresti domiciliari anche il consigliere municipale di Bari Armando De Francesco, Giovanni Lavacca, Alberto Leo Perrelli, Piergiorgio Andrea Perrelli e Vito Perrelli, vicesindaco di Triggiano. In carcere l’assessore alla Sicurezza di Grumo Nicola Lella. Divieto di dimora per Gaetana Lanotte e Francesco Donatelli, figlio del sindaco.
