Altro record di contagi in 24 ore in Italia. I nuovi positivi al covid-19 sono 219.441 secondo l’ultimo bollettino del ministero della salute. Le vittime registrate sono 198. Ieri i numeri erano stati rispettivamente 189.109 e 231. È la prima volta che in un giorno in Italia si registrano oltre 200mila casi in una sola giornata. Il tasso di positività sale al 19,28%, in aumento rispetto al 17,3% di ieri.
Il dato calcolato su 1.138.310 tamponi tra molecolari e antigenici effettuati e processati nelle ultime 24 ore in Italia. Sono 1.593.579 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 172.462 in più rispetto a ieri. Sono 1.467 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 39 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 177. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.827, ovvero 463 in più rispetto a ieri.
Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 6.975.465 e i morti 138.474. I dimessi e i guariti sono invece 5.243.412, con un incremento di 46.770 rispetto a ieri. L’incremento dei nuovi casi in 24 ore nelle Regioni italiane: Lombardia 52.693, Emilia Romagna 38.413, Veneto 18.129, Toscana 17.286, Campania 16.512, Sicilia 14.269, Piemonte 14.103, Lazio 14.055, Puglia 5.558, Abruzzo 4.808, Liguria 3.066, Friuli Venezia Giulia 4.159, Umbria 3.206, Marche 3.120, Calabria 2.602, P.A. Trento 2.596, P.A. Bolzano 1.592, Sardegna 1.296, Basilicata 1.005, Valle d’Aosta 551, Molise 307.
A dare la misura della quarta ondata, causata dal dilagare della variante Omicron, anche i dati diffusi oggi nel monitoraggio della Fondazione Gimbe: i decessi sono arrivati 1.102 (+8,9%); le terapie intensive registrano +247 pazienti (+21,6%). I ricoverati con sintomi sono stati +2.823 (+28%). Isolamento domiciliare: +663.359 (+112,9%). Nuovi casi: 810.535 (+153,1%). Casi attualmente positivi: +666.429 (+111,3%).
“Nell’ultima settimana – ha commentato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione – si è registrata un’esplosione di nuovi casi che volano oltre quota 810 mila, con un incremento del 153% rispetto alla settimana precedente. Anche se l’impatto sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva viene ‘ammortizzato’ dalle coperture vaccinali di fatto l’enorme numero di casi, in crescita vertiginosa, sta portando ad una silenziosa e pericolosa congestione degli ospedali che, oltre a ridurre le capacità assistenziali verso pazienti non COVID-19 e a mettere a dura prova la resilienza di professionisti e operatori sanitari, rischia di mandare in tempi brevi diverse regioni in zona arancione e nel medio periodo qualcuna in zona rossa”.
