Due gruppi di ragazzi ventenni, uno di Pessano con Bornago, l’altro di Vimercate, si erano dati appuntamento nel cortile dei palazzo di via Monte Grappa, a Pessano per risolvere ‘dissidi’ nati sui social e su cui gli investigatori ora mantengono massimo riserbo. La rissa di mercoledì sera ha riportato alle cronache l’hinterland milanese, con un bilancio tragico: un ragazzo di ventidue anni, Dimitry Simone Stucchi, vimercatese, è morto dissanguato per le coltellate che hanno sfiorato il cuore, colpito l’addome e la schiena. Nonostante i soccorsi chiamati immediatamente dai suoi amici siano arrivati repentinamente il giovane non ce l’ha fatta.
“Facevo questa strada perché abito qui vicino, stavo tornando a casa con il mio amico – racconta un minore a Ansa -. Non so quanti erano e non so perché era scoppiata la rissa, una pietra ha colpito il mio amico sopra l’orecchio e lui è svenuto, io l’ho portato sulla panchina e ho aspettato i suoi genitori che lo hanno accompagnato all’ospedale”. Su Dimitry morto per una coltellata invece ha detto: “Non lo conoscevo e non lo conosceva neanche il mio amico – sottolinea -, noi non c’entriamo niente con tutta questa storia”.
Poco prima della mezzanotte sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pioltello insieme al capitano Francesco Berloni che coordina le indagini. I militari hanno identificato nove o dieci persone, quasi tutte del gruppo di Vimercate, cioè coloro che hanno trovato sul posto arrivando insieme ai sanitari del 118. Si tratta di ragazzi di circa vent’anni anche se nei due gruppi vi era anche qualche minorenne, uno dei quali, un 16enne appartenente alla ‘fazione’ di Pessano, è rimasto gravemente ferito alla testa e trasportato all’ospedale di Melzo dove è ricoverato non in pericolo di vita.
Nel vicino parchetto di via della Vigna i militari hanno ritrovati bastoni di legno e cubetti di porfido (sanpietrini), probabilmente usati dai giovani, circa una ventina in tutto, durante la rissa, ma di sicuro c’erano anche dei coltelli, e uno, senza tracce di sangue, è stato trovato nell’erba. Si stanno accertando i motivi che possono aver scatenato la rissa che dalle prime ricostruzioni sembrerebbe premeditata e nata con accuse e schermaglie sui social. I residenti raccontano che ai giardinetti si sono presentati vestiti di nero e col volto coperto da cappucci, armati di mazze di legno simili a quelle che si usano nel baseball, pietre e coltelli.
I militari sono stati allertati da un residente della zona che intorno alle 23,30 ha assistito all’inizio della violenta rissa avvenuta presumibilmente a ridosso dei giardinetti. I militari di Pioltello assieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Milano sono sulle tracce dei killer. Alcuni testimoni hanno riferito che i due gruppi provenivano da Pessano e da Vimercate ed erano formati da 15 e 10 persone.
Alcuni degli identificati hanno qualche piccolo precedente ma gli investigatori sono certi di non trovarsi di fronte a ‘bande’ violente di delinquenti. Il quadro sembra quindi quello di un ‘chiarimento’, anticipato da qualche schermaglia sui social network e, forse, da un litigio ‘dal vivo’ in un locale di Vimercate.
