Vladimir Putin ha parlato. Nel suo discorso, pronunciato oggi all’Assemblea federale – cioè il parlamento russo, il presidente russo ha rivolto un messaggio alla nazione sia come capo di Stato che come candidato alla presidenza, in un’elezione che appare scontata. E le sue parole – tra la guerra in Ucraina e il sistema mondiale – sono state dirette sia all’interno della Russia che all’esterno, in particolare all’Occidente.
Il discorso di Putin: la guerra in Ucraina
Putin ha delineato la situazione della guerra in Ucraina, quella che ancora oggi chiama ‘operazione militare speciale’. Per il capo del Cremlino, la grande maggioranza se non tutti nella Federazione Russa sostiene i soldati impegnati al fronte e uniti “possiamo superare qualsiasi cosa”. Dichiarazioni che cercano di compattare l’opinione pubblica russa e che ignorano le dimostrazioni di dissenso nel Paese.
Poi il presidente russo ha ricalcato la retorica usata negli ultimi due anni, quella con cui ha motivato l’invasione: “Non è stata la Russia a iniziare la guerra nel Donbass, ma faremo di tutto per porvi fine, sradicare il nazismo e raggiungere gli obiettivi dell’operazione militare speciale (in Ucraina)”.
Il discorso di Putin, le minacce all’Occidente
Nel suo discorso Putin ha parlato di temi interni ma anche dei paesi occidentali. Lo ha fatto con una minaccia non proprio velata: “Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori”, prima di derubricare a “sciocchezza” l’idea che la Russia voglia attaccare paesi europei. “Hanno tentato in passato di combattere la Russia, ma ora le conseguenze saranno pessime” ha aggiunto. Per lo zar, è colpa dell’Occidente se il mondo sta rischiando di finire in un conflitto nucleare, non della Russia. “Tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all’annientamento della civiltà” ha sottolineato.
Poi un ulteriore avvertimento, in merito all’idea circolata nei giorni scorsi – dopo le parole del presidente francese Emmanuel Macron (e prima ancora dello slovacco Robert Fico) – di un possibile invio di soldati europei in Ucraina. “Hanno cominciato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina, ma ricordiamo il destino di coloro che una volta inviavano truppe nel territorio del nostro Paese. Ma ora le conseguenze per i potenziali interventisti saranno molto più tragiche” ha ribadito Putin.
Il discorso di Putin, il nuovo ordine mondiale
Non solo guerra in Ucraina, ma anche un nuovo ordine mondiale economico. Anzi. Secondo Putin, la Russia è pronta insieme a “Paesi amici” a realizzare “una nuova architettura finanziaria globale su basi tecnologiche all’avanguardia e priva di interferenze politiche”. “Tanto più che l’Occidente porta discredito sulle proprie valute e sul sistema bancario” ha aggiunto. Per Putin è impossibile avere un ordine mondiale duraturo “senza una Russia forte e sovrana”.
Per il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il discorso tenuto da Putin davanti alle camere “sarà il programma con cui il candidato Putin andrà alle urne”. Il programma di un leader totalitario.
