Madeleine Albright, prima donna segretaria di Stato americana, è morta. Aveva 84 anni, da tempo soffriva di un tumore. Lo riferisce la Cnn. Albright è stata una figura centrale nell’amministrazione del presidente Bill Clinton, prima come ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite e poi segretaria di Stato.
Ha sostenuto l’espansione della Nato, ha spinto l’alleanza a intervenire nei Balcani per fermare il genocidio e la pulizia etnica, ha cercato di ridurre la diffusione delle armi nucleari e ha sostenuto i diritti umani e la democrazia in tutto il mondo, ricorda la Cnn.
Il suo nome prima di sposarsi con il giornalista Joseph Medill Patterson Albright era Marie Jana Korbelova, Albright, discendente di una famiglia ebraica, emigrò da Praga da bambina con la sua famiglia dopo essere sfuggita ai nazisti. Approdata negli Stati Uniti nel 1948, è poi diventata un volto della politica estera statunitense nel decennio tra la fine della Guerra Fredda e la guerra al Terrore innescata dagli attacchi dell’11 settembre.
Suo il termine “multilateralismo assertivo” per descrivere la politica estera dell’amministrazione Clinton. Ha considerato gli Stati Uniti come la “nazione indispensabile” quando si trattava di usare la diplomazia sostenuta dall’uso della forza per difendere i valori democratici nel mondo. “Siamo in piedi e guardiamo più lontano di altri Paesi nel futuro, e vediamo il pericolo qui per tutti noi”, aveva detto alla NBC nel 1998. “So che gli uomini e le donne americani in uniforme sono sempre pronti a sacrificarsi per libertà, democrazia e stile di vita americano”.
