Giuseppe Vessicchio, detto anche Beppe, il celebre direttore d’orchestra che per tanti anni è stato protagonista delle musiche al Festival di Sanremo, quest’anno non sarà sul palco dell’Ariston. Il motivo lo ha spiegato lo stesso maestro, che oggi ha 67 anni, alcune settimane fa in un’intervista all’Agi. Quest’anno, in occasione della 74esima edizione del Festival, quindi, non sentiremo il classico “dirige l’orchesta, il maestro Beppe Vessicchio”.
Beppe Vessicchio, perché non c’è al Festival di Sanremo
Nella lunga intervista, Beppe Vessicchio ha affermato di non aver scritto nessuna partitura per la 74esima edizione del Festival di Sanremo, visto che nessun artista in gara ha richiesto una sua collaborazione: “Quest’anno non ho lavorato per nessuno degli artisti che è stato invitato all’Ariston, quindi è automatico che io non sia coinvolto nel festival”. La sua assenza è notata anche dalle più giovani generazioni per cui, grazie al suo stile e alla sua gentilezza, è diventato un mito.
Oltre a chiarire il perché della sua assenza sul podio dell’Ariston, Vessicchio ha anche parlato delle differenze riscontrate negli ultimi anni in merito al ruolo del direttore d’orchestra. L’avvento della tecnologia ha rivoluzionato la scena musicale e anche il mestiere che lo ha visto e lo vede impegnato, per il maestro 67enne.
Beppe Vessicchio: “Non mi mancherà dirigere il Festival”
Alla domanda se le sarebbe mancato il Festival di Sanremo, Vessicchio ha risposto in maniera onesta: “Sono sincero: non mi mancherà il dirigere al festival ma piuttosto mi mancherà non poter essere in quel luogo e proprio in quella settimana, dove la convivialità con i colleghi, gli incontri, gli scambi di opinioni, i pronostici e le chiacchiere sui retroscena hanno per tanti anni scandito una festività da condividere con i tanti appassionati di questo lavoro”. Il direttore d’orchesta ha comunque ammesso che cercherà di seguirlo in tv, “perché mi interessa comprendere che direzione prenderà la manifestazione”. In ogni caso, confessa Vessicchio, “la vita va avanti”.
