Elezioni in Olanda, il “frugale” Rutte in testa negli exit poll: premiata la linea del rigore sul Recovery

Dutch caretaker Prime Minster Mark Rutte casts his vote in a general election in The Hague, Wednesday, March 17, 2021. Polling stations have opened opened across the Netherlands from Monday in a general election that has been spread over three days to allow people to vote safely during the coronavirus pandemic. (AP Photo/Peter Dejong, Pool)

L’Olanda e i suoi elettori confermano la fiducia in Mark Rutte, il premier “frugale” che potrebbe confermarsi per la quarta volta leader del Paese. Secondo i primi exit poll il partito del premier uscente, il Partito popolare per la libertà e la democrazia, si è aggiudicato il maggior numero di seggi alle elezioni politiche. In carica dal 2010, alla guida di tre diverse coalizioni, Rutte si candida quindi a premier più longevo della storia del Paese.

GLI EXIT POLL – Stando al sondaggio Ipsos per l’emittente nazionale Nos Rutte avrebbe vinto 35 dei 150 seggi nella Camera bassa del Parlamento.

Ipsos ha fatto sapere che l’incertezza causata dal voto nella pandemia Covid-19 rende i margini di errore più ampi rispetto ad altre elezioni. “Una differenza di due seggi per partito si può verificare più spesso. Una differenza di oltre due seggi non può essere completamente esclusa”, ha comunicato in una nota. Si prevede che il conteggio dei voti nei Comuni di tutta la nazione di oltre 17 milioni di abitanti duri tutta la notte.

Stando agli exit poll, il Vvd di Rutte resta il primo partito in Olanda, conquistando 35 seggi, 2 in più rispetto alle precedenti elezioni parlamentari. Il centrista D66, guidato dalla ministra per il Commercio estero Sigrid Kaag, è il secondo con 27 seggi (+8), mentre il Partito per la libertà (Pvv) del populista di destra Geerg Wilders, 17 seggi, in calo di 4 rispetto alle ultime elezioni.

DIMISSIONI E RICONFERMA – Rutte aveva rassegnato le proprie dimissioni alla fine del 2020 a seguito di uno ‘scandalo’ legato ai sussidi. Il fisco olandese aveva infatti costretto circa 26mila famiglie indigenti a restituire gli aiuti economici ricevuti dallo Stato perché accusate di averli intascati indebitamente: accuse che però si erano rivelate infondate, lasciando le famiglie in difficoltà.

Rutte si era quindi dimesso, ma alla prova delle urne gli olandesi hanno confermato la fiducia nel premier “frugale”. Un premio per la posizione intransigente tenuta da Rutte nei negozianti sul Recovery Plan, che ha visto il premier scontrarsi anche col nostro Paese per la quota di finanziamenti a fondo perduto (e non prestiti) da inserire nel Recovery.

Ma nel  Paese a contribuire all’aumentare della popolarità di Rutte è stata anche la gestione lo scorso anno della pandemia da Covid-19 che ha causato oltre 16mila vittime. Gradimento poi calato a seguito delle restrizioni adottate, tra cui il contestato coprifuoco.

Il voto in Olanda è iniziato lunedì e martedì, in particolare per i gruppi di persone ad alto rischio di contagio da coronavirus, mentre gli over 70 hanno avuto anche la possibilità del voto a distanza. Palestre scolastiche, chiese, musei, sale da concerto sono stati attrezzati come seggi nel tentativo di mantenere la distanza di sicurezza tra gli elettori, visti i tassi crescenti tassi di infezione