Fianco Sud Nato alla Spagna, smacco all’Italia e Crosetto si scaglia contro Stoltenberg: “Affronto personale, ci saranno conseguenze”

“Un affronto personale”. Con questi termini, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato la scelta di Jens Stoltenberg di nominare come rappresentante speciale della Nato per il fianco Sud lo spagnolo Javier Colomina. La scelta del segretario generale dell’Alleanza Atlantica è stata compiuta in fretta e senza tante spiegazioni, per un ruolo che l’Italia già assaporava come suo, visto il ruolo del paese e soprattutto le pressioni compiute proprio per creare questa figura. La decisione di Stoltenberg, che lascerà la carica a ottobre, è stata considerata quindi uno schiaffo all’Italia.

Fianco Sud Nato alla Spagna, Crosetto si scaglia contro Stoltenberg: “Affronto personale”

Colomina è stato rappresentante speciale per l’Asia e il Caucaso, oltre a essere vicesegretario generale aggiunto per gli Affari politici e la politica di sicurezza. La sua nomina potrebbe essere ad interim, vista la scadenza imminente di Stoltenberg. Con Mark Rutte, infatti, potrebbe cambiare il ruolo di rappresentante del Fianco Sud. Ma intanto il danno all’Italia è stato fatto e Crosetto, in un’intervista a La Stampa, si è rivolto in maniera durissima al segretario: “Lo considero quasi un affronto personale, una profonda delusione”. “Se ne ho parlato con Stoltenberg? Gli ho scritto un messaggio durissimo. Mi ha fatto infuriare e ci saranno conseguenze sul piano dei rapporti personali” ha aggiunto Crosetto. Per il ministro della Difesa, “il suo è stato il tradimento di un principio: era l’Italia a essersi battuta per introdurre il ruolo di inviato per il Fronte Sud. Stoltenberg non voleva. Ha dovuto metterlo nella risoluzione perché lo voleva l’Italia e così si è vendicato“. Crosetto è chiaro: l’Italia non ha un problema con la Nato, “ha un problema con Stoltenberg. È lui l’unico responsabile, forse perché guidato da logiche di appartenenza politica, venendo meno alla prima delle sue responsabilità: essere super partes”.

Crosetto e la Difesa in Italia

Poi Crosetto nell’intervista parla della situazione della difesa in Italia: il problema di arrivare al 2% di spese militari “è un tema che si lega a doppio filo con la prossima Commissione europea. Dovremo fare una battaglia per scorporare le spese della Difesa dal patto di Stabilità. L’importante in questo momento è partire”. Mentre sulla guerra in Ucraina “credo che Trump cambierà la linea, cercherà di ottenere la pace riprendendo un dialogo personale con Putin per chiudere in fretta e questo può essere un problema. Sono importanti le regole con cui gli Stati devono confrontarsi: se il diritto internazionale viene messo da parte, prevale il diritto del più forte. Vale per l’Ucraina come per Israele“.

Gli aiuti militari all’Ucraina

Inoltre “per Trump il raggiungimento del 2% diventerà un criterio con cui giudicherà ogni alleato. Ci dirà ‘difendetevi da soli’. E chi giudica sbagliati gli investimenti nella Difesa, vuol dire che pensa che l’Italia non debba difendersi, ma mettersi nelle mani di altri”. Spazio anche alle precisazioni sugli invii di armi verso Kiev: “I Samp-T sono armi difensive. Mi disgusta vedere politici come Conte sostenere una cosa quando sono al governo e il suo esatto contrario quando sono all’opposizione”. “Non ho tempo di discutere con gente che si posiziona a seconda dei like che vuole prendere sui social” conclude Crosetto.