Guido Crosetto da una parte sembra deciso, dall’altra sconsolato. “In Italia c’è un clima pesante, preoccupante, che incide in modo intollerabile anche sulla vita personale”, racconta in un’intervista a ‘La Stampa. Il ministro della Difesa ha parlato della sua percezione riguardo il quadro generale della giustizia nel paese. Ma non solo, spazio anche al caso Toti, a Vannacci e al suo impegno politico.

Crosetto, il suo ruolo da ministro e l’abbandono della politica

Anche per via di questo “clima pesante”, Crosetto parla delle prospettive future, a livello personale e non: “Provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di voler servire lo Stato e invece spesso servono solo i loro microinteressi personali. In nessun altro Paese c’è un livello così basso nel rispetto dei ruoli istituzionali e di interessi nazionali, non politici o di parte. Ma ho preso un impegno e resterò al mio posto a fare il mio dovere. Quando finirà il mio compito di ministro, credo che tornerò dove avevo deciso di stare da anni: nella sfera privata“.

“Sto servendo il Paese senza risparmiarmi, con un presidente del Consiglio per cui nutro stima, affetto e con cui condivido un progetto di società e di nazione, ma finita questa esperienza, anche a causa dell’amarezza e del disgusto accumulati, non penso di avere altro da dare”, aggiunge il ministro.

Crosetto, le inchieste e la magistratura

Ma rispetto al “clima pesante”, Crosetto specifica: “Le inchieste sono una parte minima del clima di cui parlo. Il mio viene visto forzatamente come un attacco alla magistratura, ma è solo il tentativo di costruire regole comuni e condivise. Capisco che faccia comodo considerarlo un attacco per continuare a non affrontare i temi in modo serio”. “Se vedo che l’indagato non ha ottenuto nessun vantaggio personale e che i suoi atti amministrativi erano legittimi, non capisco come si possa arrivare ad arrestarlo. Quando l’interesse contestato poggia tutto su una diversità di cultura politica, vuol dire che se il governatore ha le stesse idee del pm, allora ha perseguito un atto giusto e legittimo, se invece sono diverse è reato. Ma questa è politica, non giurisprudenza, e soprattutto non ha nulla a che fare con la legge”, aggiunge Crosetto.

Poi gli viene chiesto se la magistratura politicizzata sia pericolosa per gli equilibri democratici: “Ci sono correnti e quindi è politicizzata. Lo constato. L’equilibrio però non è messo in pericolo dalle correnti della magistratura, ma da un potere che non ha più controlli, in cui anche un singolo pm, se arrabbiato con qualcuno, può distruggerlo. Su questo vorrei delle garanzie”. Il ministro sottolinea come non ci debba assolutamente essere un controllo politico, ma “lo suggerisca l’Anm che tipo di controllo serve perché la giustizia sia terza. Rispondano in modo non corporativo e non mi usino come nemico pubblico numero uno”.

Crosetto attacca di nuovo Vannacci e difende Paglia

Il ministro della Difesa, sempre su La Stampa, è tornato sul caso Vannacci e sul diverbio avuto dal candidato della Lega alle europee e un suo consigliere, il tenente colonnello Paglia. “Ho sempre parlato di lui come militare e solo per ciò che la sua esposizione strumentale poteva comportare per l’organizzazione che ora presiedo. Devo dire però che le sue parole sarcastiche su un galantuomo come il tenente colonnello Paglia, medaglia d’oro al valor militare, mi hanno dato molto fastidio. Paglia è un eroe, che lo Stato ha riconosciuto come tale, che porta i segni del suo coraggio sul suo corpo. Lui è un discreto ufficiale, uno scrittore di successo e un futuro parlamentare: dovrebbe trattare con maggior rispetto chi ha portato onore e lustro alla nazione, alle forze armate e all’esercito”.

Crosetto attacca anche il centrodestra su Toti

“Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo, ma so di essere in netta minoranza, anche all’interno del centrodestra. Oggi ho visto le dichiarazioni di un ministro di Forza Italia che, di fatto, scarica Toti, dimenticando la storia del fondatore del suo partito e la persecuzione che subì. Queste cose non riesco a capirle e non le sopporto più” attacca Crosetto.

Redazione

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