Svolta nel caso della morte della 13enne Gaia Menga. La ragazzina è morta a causa di un incidente stradale nella notte di sabato, su via Laurentina a Roma. Viaggiava nel sedile posteriore dell’auto, in cui c’erano sia la madre, Giada Gerundo, che un’amica della donna, Betty Sorsile, di ritorno da una cena a Anzio.

Entrambe le donne hanno negato di essere alla guida della macchina, una Golf presa in leasing. Per questo tutte e due erano state iscritte nel registro degli indagati: i controlli ad alcol e droga erano risultati negativi, con solo una delle due che aveva registrato un livello di alcol di poco superiore rispetto al limite.

La svolta: chi guidava la macchina?

Le indagini della polizia si sono concentrate sugli indizi presenti all’interno dell’auto dove si trovava Gaia Menga. Secondo quanto riportato da Repubblica, alla guida della macchina c’era l’amica della madre, incastrata dalle impronte digitali sul volante e dalle tracce ematiche trovate nell’abitacolo del guidatore.

Sorsile aveva negato di essere al volante e addirittura di essere all’interno della macchina al momento dell’incidente. Ora gli inquirenti sono all’opera per capire come sono andati i fatti veramente

Redazione

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