Il 13 ottobre 2025 è una giornata che difficilmente Israele dimenticherà. Dopo oltre due anni di prigionia nei tunnel di Gaza (738 giorni), i 20 ostaggi ancora vivi, rapiti nel pogrom del sabato nero, riabbracciano finalmente le proprie famiglie grazie al piano di pace proposto dal presidente Usa Donald Trump (che ha seguito in streaming il rilascio mentre era in volo per raggiungere Tel Aviv) e accettato sia da Hamas che dallo stesso Israele. In questa prima fase del piano, annunciata nella notte tra l’8 e il 9 ottobre, l’IDF ritira i suoi militari da buona parte della Striscia di Gaza mentre Hamas si impegna a rilasciare 20 ostaggi israeliani vivi (tutti uomini di età compresa tra i 21 a i 47 anni) e i corpi dei 28 ostaggi deceduti.
I primi sette cittadini israeliani sono stati rilasciati all’alba di questa mattina e sono stati affidata dalla Croce Rossa alle forze militari israeliane. Ora verranno valutate le condizioni di salute e poi potranno riabbracciare le famiglie che hanno trascorso la notte in quella che è stata ribattezzata la piazza degli ostaggi a Tel Aviv. Il rilascio dei primi sette è stato accolto con un lungo applauso, accompagnato da lacrime liberatorie, da parte delle persone, migliaia, presenti in piazza. Gli altri 13 ostaggi verranno rilasciati in mattinata, intorno alle 10 locali (le 9 italiane) nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riportato la tv satellitare araba al Jazeera.
I primi sette ostaggi rilasciati sono Eitan Mor, Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Omri Miran, Alon Ahel e Guy Gilboa-Dalal: le loro condizioni sono buone. Le famiglie hanno parlato con loro al telefono secondo quanto riferisce Channel 12.
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AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
IDF: "Croce Rossa in viaggio per recuperare corpi"
L’esercito israeliano ha dichiarato che la Croce Rossa è in viaggio per recuperare i resti di diversi ostaggi deceduti trattenuti dai gruppi militanti palestinesi a Gaza. “Secondo le informazioni ricevute, la Croce Rossa è in viaggio verso il punto di incontro nella Striscia di Gaza meridionale, dove diverse bare di ostaggi deceduti saranno trasferite sotto la loro custodia” la nota dell’IDF. Hamas aveva precedentemente affermato che oggi avrebbe consegnato solo quattro corpi dei 28 detenuti a Gaza.
A cura di RedazioneTensione Idf-Hamas su corpi ostaggi da restituire
Hamas è chiamata a restituire in queste ore, attraverso la Croce Rossa, i corpi senza vita di altre 28 persone. Anche se su quest’aspetto gli animi si sono prontamente surriscaldati perché il gruppo terroristico che governa (si spera ancora per poco) la Striscia di Gaza ha dichiarato poco fa che oggi restituirà solo i corpi di quattro ostaggi: Guy Illouz, Yossi Sharabi, Bipin Joshi e Daniel Perez.
Hamas ha spiegato ai mediatori di non sapere dove si trovano alcuni dei corpi degli ostaggi morti, il che potrebbe ritardarne il ritorno in Israele. “Chiediamo ad Hamas di rispettare la sua parte dell’accordo. Non dimenticheremo gli ostaggi nemmeno per un istante e non ci fermeremo finché tutti non torneranno dalle loro famiglie e non saranno sepolti in Israele”, ha esortato il portavoce dell’Idf, il generale di brigata Effie Defrin. Sul versante opposto, scarcerati oltre 1900 detenuti palestinesi, la quasi totalità dei quali tornata a Gaza e in Cisgiordania (154 sono stati invece espulsi in Egitto).
A cura di RedazioneHamas: restituiti corpi di quattro ostaggi
Hamas ha annunciato di aver restituito, al momento, i corpi quattro ostaggi morti, diffondendo i loro nomi: si tratta di Guy Illouz, Yossi Sharabi, Bipin Joshi e Daniel Perez. Lo riferiscono i media israeliani.
A cura di RedazioneTrump lascia Israele e vola in Egitto
Il presidente Usa, Donald Trump, ha lasciato poco dopo le 15.15 (ora italiana) Israele a bordo dell’Air Force One. Sulla pista dell’aeroporto Ben Gurion, dove è stato steso un tappeto rosso, prima di salire a bordo, ha salutato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara con i quali ha scambiato parole e un abbraccio. Presenti anche l’inviato di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero Jared Kushner. Trump fa ora rotta verso Sharm el-Sheikh, in Egitto, per il vertice sulla pace a Gaza a cui partecipano decine di leader tra cui, il presidente palestinese Mahmoud Abbas, il premier britannico Keir Starmer, la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron.
A cura di RedazioneBREAKING: President Trump boards Air Force One, preparing to depart Israel for Egypt after successfully negotiating Phase 1 of the Gaza Peace Plan, securing the release of the final 20 living hostages being held by Hamas.
Historic!
** pic.twitter.com/SB2QbUzm3R— XRP NESARA-GESARA QFS 3.0 (@NesaraGesara0) October 13, 2025
In Egitto 154 detenuti palestinesi
Sono stati deportati in Egitto 154 dei detenuti palestinesi liberati da Israele nel quadro dell’accordo di pace per la Striscia di Gaza. Lo riferisce, si legge sui media israeliani, l’Autorità Nazionale Palestinese.
A cura di RedazioneTrump: "Ora ci concentriamo su Russia"
“Ora ci concentreremo sulla Russia, risolveremo la situazione”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump nel suo lungo discorso alla Knesset Dopo l’accordo per la fine della guerra a Gaza e prima di puntare a raggiungere un accordo con l’Iran, ”ora concentriamoci sulla Russia”. ”Forse richiamerò Steve (Witkoff, l’inviato speciale)” per occuparsi dell’Iran, ma ora ”risolveremo” la situazione con la Russia e l’Ucraina ha precisato Trump, ricordando che il suo amico e inviato speciale “ha questa capacità di piacere a lungo… una volta è riuscito a parlare 5 ore con Vladimir Putin! Eccezionale”.
Sull’Iran ha aggiunto: “Dicono che vogliano riprendere il programma nucleare ma io non lo credo. Sarebbe fantastico raggiungere un accordo di pace con l’Iran, sono stanchi, vogliono sopravvivere. Penso che abbiamo una possibilità”.

Associated Press/LaPresse
Trump, spot alle armi: "Bibi ha usato bene le nostre armi"
“Produciamo le armi migliori, ne produciamo molte. Ne diamo molte a Israele. Netanyahu mi chiamava sempre, dicendomi, “Dammi quest’arma, quell’arma, di alcune non ho mai sentito parlare”. Abbiamo dato molte armi a Israele e le avete usate bene” le parole di Trump rivolgendosi al premier Netanyahu durante il suo discorso alla Knesset. Il presidente Usa ha aggiunto poi che le armi fornite dagli Stati Uniti Israele “le ha usate bene e questo ha portato alla pace”.
A cura di RedazioneDiscorso Trump interrotto da due deputati con scritta "riconoscete Palestina": allontanati
Hanno interrotto il discorso di Trump sventolando un cartello con la scritta “riconoscete Palestina”. Due deputati israeliani, Ayman Odeh e Ofer Cassif, sono stati allontanati dalla sala della Knesset dalle forze di sicurezza.
A cura di Redazione
Trump: "Alba storica, ora a Gaza vita migliore. Sempre aperti con l'Iran"
“Dopo tanti anni di guerra incessante e pericoli infiniti, oggi i cieli sono calmi, le armi tacciono, le sirene sono ferme e il sole sorge su una Terra Santa finalmente in pace” le parole di Trump alla Knesset, “un’alba storica di un nuovo Medio Oriente” ha precisato il presidente americano. “Israele ha vinto tutto quello che poteva vincere con la forza delle armi. Ora è il momento di tradurre queste vittorie contro il terrorismo sul campo di battaglia nel premio più alto della pace e prosperità per l’intero Medio Oriente”.
“Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti in questa regione che decenni di fomentare terrorismo, estremismo, jihadismo e antisemitismo non hanno funzionato: si sono ritorti contro di loro in modo totale. È più evidente che mai che le nazioni produttive e responsabili di questa regione non dovrebbero essere nemiche o avversarie, ma partner e, alla fine, persino amiche – ha aggiunto – Anche con l’Iran, il cui regime ha inflitto così tante morti in Medio Oriente, la mano dell’amicizia e della cooperazione è sempre aperta”.
Tornando a Gaza, Trump ha precisato: “L’attenzione totale su Gaza dovrà essere rivolta al ripristino dei fondamenti di stabilità, sicurezza, dignità e sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano”. Poi su Netanyahu: “Non è facile trattare con lui ma è questo che lo rende grande”.
“Grazie Bibi, hai fatto un ottimo lavoro. Grazie anche di poter rendere omaggio alle nazioni del mondo arabo e musulmano unite per fare pressione su Hamas. Ci hanno aiutato molte persone e voglio ringraziarle” le parole di Trump.
A cura di RedazioneNetanyahu e i grazie a Trump: "Nessun presidente americano ha mai fatto tutto questo per Israele"
“Grazie presidente Trump, il suo nome sarà ricordato nella storia, è il più grande amico che lo Stato di Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca. Nessun presidente americano ha mai fatto tutto questo per Israele”. E’ l’attacco del discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset alla presenza dello stesso presidente americano. Oltre che per aver mediato la tregua con Hamas che ha reso possibile la restituzione degli ostaggi, Netanyahu ringrazia Trump per “aver mediato gli storici accordi di Abramo, per essersi ritirato dal disastroso accordo nucleare dell’Iran” e per “aver bombardato il sistema nucleare iraniano”, ma anche per aver “riconosciuto” “la sovranità di Israele sulle alture del Golan” e “il nostro diritto in Giudea e Samaria” (Cisgiordania, ndr).
“Grazie” anche “per essersi schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu”. Poi ha aggiunto: “In risposta al barbaro attacco del 7 ottobre, Israele ha fatto ciò che doveva. Con indomito coraggio, ci siamo organizzati per difendere la nostra gente, sconfiggere il nemico e liberare gli ostaggi”.
Infine: “Signor presidente, lei è impegnato per questa pace. Io sono impegnato per questa pace. E insieme, signor presidente, raggiungeremo questa pace. Lo abbiamo già fatto. Lo abbiamo già fatto con gli Accordi di Abramo e lo faremo di nuovo. Oggi le diamo il benvenuto qui per ringraziarla della sua leadership fondamentale nel presentare una proposta che ha ottenuto il sostegno di quasi tutto il mondo, una proposta che riporta a casa tutti i nostri ostaggi, una proposta che pone fine alla guerra raggiungendo tutti i nostri obiettivi, una proposta che apre le porte a una storica espansione della pace nella nostra regione e oltre”, ha aggiunto Netanyahu.

Associated Press/LaPresse
Trump alla Knesset: applausi e ovazioni per il presidente Usa
Donald Trump è entrato nell’aula della Knesset dove sta per pronunciare un discorso. Un lunghissimo applauso e una standing ovation ha accolto il presidente americano. Applausi anche per la figlia Ivanka, entrata nella tribuna del parlamento israeliano insieme al marito, Jared Kushner, uno dei principali negoziatori dell’accordo per la presa degli ostaggi.
"Netanyahu non andrà in Egitto"
Benjamin Netanyahu non andrà a Sharm el Sheikh, come annunciato dalla presidenza egiziana. Lo ha riferito l’ufficio del premier israeliano, secondo cui il primo ministro ha spiegato a Donald Trump che la sua assenza è legata all’inizio della festività di Sukkot. Secondo i media israeliani, Netantahu avrebbe timore che la sua partecipazione al vertice durante la festività possa creare una crisi con i partiti ultraortodossi.
A cura di RedazioneA Ramallah i primi autobus con detenuti palestinesi rilasciati
Sono arrivati a Ramallah, in Cisgiordania, i primi autobus della Croce Rossa con a bordo detenuti palestinesi rilasciati da Israele e provenienti dal carcere di Ofer. E’ arrivato poi a Gaza il primo dei 38 bus partiti dalla prigione di Ketziot, a quanto rende noto Hamas.
A cura di RedazioneIn Egitto sia Abu Mazen che Netanyahu
Il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parteciperanno al vertice di pace a Sharm el-Sheikh “per consolidare l’accordo di cessate il fuoco a Gaza e riaffermare il loro impegno a rispettarlo”. Lo annuncia su Facebook il portavoce della presidenza, Mohamed Ibrahim Abdel Khaleq El-Shennawy.
Le prime foto degli ostaggi presi in consegna da IDF
Le prime immagini degli ostaggi rilasciati da Hamas, affidati alla Croce rossa e presi, successivamente, in consegna dall’Idf. Le foto diffuse da Israele sui social.






Israele rilascia 1968 detenuti palestinesi
Israele rilascerà oggi 1.968 prigionieri palestinesi, in cambio degli ostaggi consegnati dal gruppo islamista Hamas, di cui 154 saranno deportati fuori dal Paese. Lo hanno annunciato le principali associazioni che rappresentano i prigionieri a nome sia di Hamas sia dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). “Ducentocinquanta ergastolani saranno rilasciati come parte dell’accordo oggi”, si legge in una nota, tra questi, “154 deportati saranno espulsi”.
A cura di RedazioneMedia israeliani: "Forse Netanyahu in Egitto per vertice pace"
Il primo ministro d’Israele, Benjamin Netanyahu, potrebbe unirsi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel viaggio a Sherm el Sheikh per il vertice internazionale sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito web d’informazione israeliano “Ynet”. Inizialmente, Israele aveva escluso la presenza di suoi rappresentati al vertice.
A cura di RedazioneTrump, ipotesi incontro ostaggi in ospedale
Trump potrebbe incontrare i 20 ostaggi liberati oggi dalla Striscia di Gaza presso lo Sheba Medical Center di Tel Hashomer in Israele. A riportarlo sono i media israeliani spiegando che l’ospedale si sta preparando all’eventualità che Trump si rechi in visita. Circostanza che potrebbe ritardare la sua partenza per il summit di pace in programma a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
L'abbraccio dei fratelli Gali e Ziv Berman dopo due anni di prigionia in luoghi diversi
I gemelli Gali e Ziv Berman si abbracciano dopo essere stati tenuti in ostaggio a Gaza per più di due anni in luoghi differenti. La foto dell’abbraccio, diffusa dall’esercito israeliano, mostra i fratelli che si scambiano il loro primo abbraccio dopo il rilascio. I fratelli furono rapiti nella loro casa nel kibbutz Kfar-Aza durante l’attacco terroristico del 7 ottobre. All’epoca avevano 26 anni. I due fratelli lavoravano insieme in ambito musicale. I genitori e il fratello maggiore sono sopravvissuti all’attacco.
A cura di RedazioneQuanto vale un ostaggio? Hamas non voleva la pace: voleva il dolore e lo spettacolo della sofferenza
Il commento del direttore del Riformista Claudio Velardi:
A cura di RedazioneCorpi 28 ostaggi morti consegnati nel pomeriggio
Fonti palestinesi fanno sapere che dovrebbe iniziare nel pomeriggio la restituzione dei corpi dei 28 ostaggi israeliani morti durante la prigionia a Gaza. Le salme saranno consegnate alla Croce rossa internazionale.
A cura di RedazioneL'omaggio a Trump sulla spiaggia di Tel Aviv
Una enorme scritta disegnata in giallo e blu sulla sabbia con le parole “Grazie” e “Casa” e il profilo del presidente americano per ringraziarlo sia per la pace a Gaza che, soprattutto, per la liberazione degli ostaggi (20 vivi) dopo oltre due anni. E’ l’omaggio degli israeliani presente sulla spiaggia di Tel Aviv e ammirato dall’alto da Donald Trump a bordo dell’Air Force One prima di atterrare all’aeroporto Ben Guiron dove è stato accolto dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dalla moglie Sara. Presenti anche l’inviato speciale Steve Witkoff, il consigliere e genero del presidente Jared Kushner e la figlia Ivanka.
A cura di RedazioneRilasciati gli ultimi 13 ostaggi vivi
Sono stati rilasciati a Khan Younis gli ultimi 13 ostaggi israeliani vivi che si trovavano nella mani di Hamas. A quanto riferiscono i media israeliani, i tredici sono stati consegnati alla Croce rossa internazionale. Dell’ultimo gruoppo fanno parte:Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Rom Breslavsky e Ariel Cune.

Associated Press/LaPresse
Trump: "Pace a Gaza e liberazione ostaggi mio più grande successo diplomatico"

Associated Press/LaPresse
In una intervista telefonica rilasciata mentre era in volo verso Tel Aviv al canale israeliano Channel 12, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha dichiarato che l’accordo di pace raggiunto a Gaza dopo due anni guerra, con la relativa liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, potrebbe rappresentare il suo più grande successo diplomatico come presidente finora. “Questa potrebbe essere la cosa più grande in cui sia mai stato coinvolto”, ha spiegato Trump mentre si trovava a bordo dell’Air Force One. Trump ha affermato nella conversazione di credere che senza l’attacco da lui ordinato contro gli impianti nucleari iraniani, non sarebbe stato in grado di raggiungere un accordo a Gaza. “Gli iraniani erano a poche settimane dall’arma nucleare, e questo era come una nuvola nera su tutto”.
Il tycoon ha affermato che l’attacco agli impianti nucleari iraniani ha permesso ai paesi arabi e musulmani di sentirsi più liberi di unirsi per raggiungere un accordo a Gaza e ha anche reso Hamas più propensa a scendere a compromessi dopo l’indebolimento dei suoi alleati iraniani. Trump ha espresso entusiasmo per la conferenza internazionale che si terrà più tardi a Sharm el-Sheikh a sostegno del suo piano di pace. Ha elencato i paesi che dovrebbero partecipare e ha affermato che simboleggia l’unità del mondo attorno al suo piano.
A cura di RedazioneRilasciati detenuti palestinesi
Iniziato contestualmente il rilascio di 1.716 prigionieri palestinesi dal carcere militare israeliano di Ofer, in Cisgiordania, nell’ambito dello scambio con i detenuti israeliani liberati da Hamas. Lo riferisce l’emittente televisiva di proprieta’ saudita “Al Arabiya”, precisando che i detenuti saranno trasferiti verso la Striscia di Gaza sotto la supervisione della Croce Rossa internazionale. Secondo la tv qatariota “Al Jazeera”, diversi autobus bianchi con bandiere israeliane e veicoli militari sono stati avvistati nei pressi della struttura, dove sono detenuti molti dei prigionieri destinati alla liberazione.
A cura di Redazione
La telefonata di Bar Kuperstein alla madre prima di essere liberato da Hamas
A cura di RedazioneCroce Rossa pronta a consegna nuovo gruppo ostaggi a Khan Younis
La Croce Rossa internazionale è in viaggio verso Khan Younis per la consegna di un altro gruppo di ostaggi secondo quanto riferisce l’Idf sui social media. “Secondo le informazioni ricevute, la Croce Rossa sta andando verso un altro punto di incontro nella parte meridionale della Striscia di Gaza, dove saranno consegnati diversi ostaggi”, si legge. Non è chiaro se saranno consegnati tutti e 13 gli ostaggi oppure solo una parte.
A cura di RedazioneTrump arrivato a Tel Aviv
L’Air Force One con a bordo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, in Israele. Ad attenderlo il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e la moglie Sara, oltre all’inviato speciale Steve Witkoff, il consigliere e genero del presidente Jared Kushner e la figlia Ivanka, come si vede dalle immagini trasmesse in tv.

A cura di RedazioneTrump arrives in Israel and addresses the Knesset https://t.co/XJamvNJx6O
— Reuters (@Reuters) October 13, 2025
Prime sette ostaggi sono arrivati in Israele: condizioni buone
L’esercito israeliano annuncia che i sette ostaggi liberati hanno attraversato il confine e sono in Israele. Le loro condizioni, riferisce la stampa israeliana, sarebbero buone. Saranno sottoposti ad approfonditi controlli medici e potranno incontrare i loro famigliari alla base militare vicino a Re’im.
A cura di RedazioneLa telefonata degli ostaggi alle famiglie
Hamas ha consentito ad alcuni ostaggi di chiamare le famiglie prima delle liberazione. In piazza degli ostaggi a Tel Aviv viene infatti trasmessa sul grande schermo la telefonata da Gaza di Matan Angrest alla madre. “Matan, stai tornando a casa. State tutti tornando a casa. Grazie a Dio la guerra è finita. Stai tornando a casa. La mia vita ti aspetta”, ha detto la madre Einav.
A cura di RedazioneHamas pubblica elenco detenuti palestinesi rilasciati: non c'è Barghouti
Tra loro, ci sono 1.716 palestinesi di Gaza che saranno trasferiti all’ospedale Nasser. I 250 palestinesi condannati all’ergastolo in Israele saranno trasferiti in Cisgiordania, a Gerusalemme e all’estero.
A cura di RedazionePadre ostaggi liberato: "Aspettiamo con impazienza"
“Aspettiamo con impazienza e tra le lacrime”. E’ il commento di Danny Miran, padre di Omri, uno degli ostaggi israeliani liberati questa mattina da Hamas, ha raccontato l’emozione con cui sta attendendo l’arrivo del figlio. “Ogni foto che vediamo è davvero emozionante. Aspettiamo. Aspettiamo. Aspettiamo”, ha aggiunto a quanto riporta Chennel 12.
A cura di RedazioneIl rilascio degli ostaggi grazie alla Croce Rossa in tre località di Gaza
La Croce Rossa internazionale ha annunciato l’inizio di una “operazione multifase” per coordinare la liberazione degli ostaggi israeliani in cambio di circa 1900 detenuti palestinesi. Secondo fonti citate dalla stampa israeliana, il rilascio degli ostaggi ha avuto inizio dopo le 8 (le 7 in Italia) in tre località: Gaza City, Gaza centrale e Khan Yunis, nel sud della Striscia. Le stesse fonti hanno confermato che ieri sera si è tenuto un incontro tecnico con il Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc) per coordinare le procedure di rilascio, e che l’organizzazione umanitaria è stata aggiornata sulle condizioni di salute degli ostaggi, che in alcuni casi sono gravi.
A cura di RedazioneTrump in volo verso Israele: "Mi piacerebbe mettere piede a Gaza"
Donald Trump, in viaggio per Israele dove oggi terrà un discorso in Parlamento, ha assistito alla liberazione dei primi sette ostaggi israeliani dall’Air Force One che lo porta a Tel Aviv. “La storia mentre accade”, ha scritto la sua portavoce Karoline Leavitt sui social media, insieme a una foto della televisione che sull’aereo presidenziale trasmetteva immagini da Gaza e da Israele. Poi ha aggiunto: “Sì, mi piacerebbe mettere piede a Gaza». Il presidente degli Stati Uniti è atteso anche in Egitto per il vertice con altri leader mondiali per la pace a Gaza.
Chi sono i 20 ostaggi vivi che Hamas rilascerà oggi, 13 ottobre
Hamas ha pubblicato la lista dei 20 ostaggi vivi che rilascerà in giornata. Sono tutti uomini di età compresa tra i 21 e i 47 anni.
Bar Kuperstein
Evyatar David
Yosef Chaim Ohana
Shegev Calfon
Avinatan Or
Elkana Bouchbout
Maksim Harkin
Nimrod Cohen
Matan Zangauker
David Konio
Eitan Horen
Matan Angrist
Eitan Mor
Gali Berman
Ziv Berman
Omri Miran
Alon Ohel
Guy Gilboa-Dalal
Rom Breslavsky
Ariel Konio

A cura di Redazione















