In Ucraina si è ormai giunti all’85esimo giorno di conflitto, con la battaglia con le forze armate russe che si concentra in particolare nel sud e nell’est del Paese. Epicentro resta ancora l’acciaieria Azovstal di Mariupol: nonostante i mille combattenti arresti, restano all’interno dell’impianto alcuni irriducibili del battaglione Azov e i loro comandanti.
Le novità più importanti arrivano però dal fronte diplomatico. Ieri Finlandia e Svezia hanno chiesto ufficialmente l’adesione alla Nato, richiesta che al momento si scontra col ‘no’ preannunciato dal presidente turco Erdogan, contrario a dare il via libera ai due Paesi scandinavi che ospitano i “terroristi” del PKK.
Sempre ieri Mosca ha comunicato l’espulsione entro otto giorni di 24 diplomatici italiani, 34 diplomatici francesi e 27 spagnoli. Una ritorsione contro i provvedimenti simili presi dai tre governi europei nelle scorse settimane.
La diretta
ORE 20:45 – ZELENSKY: PREZZO INDIPENDENZA E’ DECINE DI MIGLIAIA DI VITE – Gli ucraini difenderanno la loro indipendenza, ma devono sempre ricordare che costa decine di migliaia di vite. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso agli studenti e ai rettori degli istituti di istruzione superiore in Ucraina, secondo un corrispondente di Ukrinform. “Non ho dubbi che otterremo l’indipendenza. E sarà nella nostra storia come in quella di altri Paesi che hanno lottato per l’indipendenza e hanno vinto. Paesi che hanno smesso di essere mendicanti e sono diventati sudditi. I veri padroni della loro vita e del loro futuro – ha detto Zelensky -. Ma dobbiamo ricordare ora e sempre che il prezzo di tutto questo e’ di decine di migliaia di vite. Le vite di tutti coloro che sono stati uccisi dal nemico. Decine di migliaia. Per l’indipendenza. E per l’opportunita’ per ognuno di voi di scegliere come vivere e in quale Ucraina vivere.”
ORE 20:30 – PALAMAR: SONO DENTRO AZOVSTAL CON IL MIO COMANDO – “Oggi (19 maggio) è l’85/mo giorno di guerra. Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. E’ in corso un’operazione, i cui dettagli non annuncerò. Grazie al mondo, grazie all’Ucraina. Ci vediamo”. Così in un breve videomessaggio diffuso stasera dall’Ukrainska Pravda il vicecomandante e portavoce del reggimento Azov, Sviatoslav ‘Kalina’ Palamar, che secondo media russi si era arreso ieri sera uscendo dall’acciaieria di Mariupol.
ORE 20:00 – ALTO UFFICIALE AZOV: LA NOSTRA LOTTA CONTINUA – “La guerra non è finita, la guerra su vasta scala è appena cominciata. Dovrete diventare comandanti e assumere il controllo o scappare e poi soffrire perdite ancora più grandi”. Lo ha scritto in un post su Instagram il maggiore Bohdan Krotevych, capo dello staff del reggimento Azov, tra i combattenti ucraini ancora all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “La Russia, come gli Usa, è abituata a combattere contro Paesi molto più deboli, e ogni problema veniva risolto con massicci bombardamenti d’artiglieria o raid aerei. Noi siamo più deboli nel potenziale militare, ma la fiducia in sé del nemico è la nostra carta vincente.”
ORE 19:45 – NATO: SOSTERREMO KIEV PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO – “L’Ucraina non accetterà mai l’occupazione della Russia e la Nato fornirà la sua assistenza per tutto il tempo necessario”. Lo ha detto l’Ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, al termine del vertice dei Capi di Stato Maggiore dell’Alleanza. Al vertice ha preso parte anche il Capo dell’esercito ucraino. “Ci sono molte lezioni da imparare dalla guerra in Ucraina, ad esempio l’importanza del morale per le truppe”, ha aggiunto. “Gli ucraini lottano per difendere il loro Paese. E chi e’ nella Nato sa per cosa lotta: la protezione della libertà e della democrazia, il nostro stile di vita”.
ORE 19:30 – UCRAINA: VIA LIBERA SENATO USA PACCHETTO AIUTI DA 40 MILIARDI – Il Senato americano approva il pacchetto da 40 miliardi di dollari di aiuti militari e umanitari all’Ucraina. Con il via libera, il provvedimento approda sul tavolo del presidente Joe Biden per la firma. La misura è stata approvata con 85 voti a favore e 11 contrari.
ORE 19:00: ONU ESORTA RUSSIA E UCRAINA A RIPRENDERE I COLLOQUI DI PACE – L’Onu ha esortato Russia e Ucraina a “riprendere” i contatti e il coordinamento che hanno consentito le evacuazioni da Mariupol al fine di ripristinare i colloqui di pace attualmente in stallo. Le operazioni per evacuare i civili, avvenute con successo, e successivamente la scelta dei combattenti ucraini di uscire dall’acciaieria di Azovstal, indicano la via del ritorno verso negoziati piu’ ampi per porre fine al conflitto, ha affermato il sottosegretario agli Affari umanitari, Martin Griffiths. “Quelle operazioni non sarebbero potute avvenire se non fosse stato per la cooperazione tra la Federazione Russa e le autorità ucraine”, ha detto ai giornalisti a Ginevra. “Voglio pensare che il fatto che questa cooperazione abbia funzionato relativamente bene, sicuramente meglio rispetto alle settimane precedenti di questa guerra, suggerisca che c’è qualcosa su cui basarsi”. Griffiths ha quindi chiesto la ripresa dei colloqui, insistendo: “Dobbiamo tornare al tavolo”. Griffiths ha anche sottolineato la necessità di ripristinare l’export del grano ucraino. Prima dell’invasione russa, il Paese era considerato il paniere del mondo, esportando 4,5 milioni di tonnellate di prodotti agricoli al mese attraverso i suoi porti. Ciò equivale al 12% del grano del pianeta, al 15% del mais e alla metà dell’olio di girasole. Ora, con i porti bloccati, l’Onu ha avvertito che la guerra sta esacerbando una crisi alimentare globale che potrebbe portare ad anni di fame di massa.
ORE 18:45 – GOVERNATORE LUGANSK: ATTACCO A SEVERODONETKS, 12 MORTI – Un attacco russo sulla città di Severodonetsk ha causato 12 morti e oltre 40 feriti. Lo riferisce il governatore ucraino della regione di Lugansk, Serhiy Haidai, su Telegram parlando di “colpi per la maggior parte mirati su edifici residenziali”.
ORE 18:22: BLIELORUSSIA ACQUISTA MISSILI RUSSI – La Bielorussia ha acquistato dalla Russia “la quantità necessaria” di sistemi missilistici antiaerei S-400 e tattici Iskander. Lo ha annunciato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dalla Belta, incontrando il governatore della regione russa di Nizhny Novgorod, Gleb Nikitin. “Lo abbiamo concordato con Putin”, ha detto il leader di Minsk, secondo cui “queste armi possono causare danni colossali”.7:28 Colloquio capi di Stato maggiore Russia-Stati Uniti
Il capo di Stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, ha avuto un colloquio con il suo omologo americano, il generale Mark Milley, riferiscono fonti di agenzie. I due hanno parlato “su iniziativa della parte americana” e di “questioni di reciproco interesse, compresa la situazione in Ucraina”.
ORE 17:22 – BIDEN: SOSTEGNO A INGRESSO NATO DI SVEZIA E FINLANDIA – “Offro il forte sostegno all’adesione alla più potente Alleanza del mondo a Svezia e Finlandia”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca in una conferenza stampa con i leader dei due Paesi. “E’ un momento storico”, ha sottolineato. E ancora: “L’allargamento della Nato non è una minaccia per nessuna nazione”.
ORE 16:10: NATO: IN STALLO OFFENSIVA RUSSA IN DONBASS – “La Russia non ha raggiunto i suoi obiettivi in Ucraina: ha dovuto abbandonare Kiev e Kharkiv e l’offensiva nel Donbass è in stallo. Ma non crediamo che Mosca abbia rinunciato ai suoi piani e dunque dobbiamo prepararci a sostenere l’Ucraina sul medio e lungo periodo”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
ORE 15:32 – ERDOGAN: CONTINUO DIPLOMAZIA, NON ROMPERO’ RAPPORTI CON PUTIN E ZELENSKY – “Per quanto riguarda la guerra Russia-Ucraina, al momento stiamo seguendo una politica di equilibrio sia per quanto riguarda la Russia che l’Ucraina. In questa politica di equilibrio, non ho certamente intenzione di recidere i legami con Putin o con Zelensky. Continuo la mia diplomazia telefonica con Putin e Zelensky. Ho inviato da loro il mio rappresentante speciale e continueremo a farlo, perché lo scoppio di una nuova guerra mondiale non serve né alla nostra regione né al mondo”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso a un gruppo di giovani turchi, citato dalla tv statale Trt.
ORE 14:22 – BLOOMBERG: CINA TRATTA CON RUSSIA SU SCONTI PETROLIO – La Cina è in trattative per acquistare petrolio russo a sconto per ricostituire le sue scorte strategiche segnalando che Pechino sta rafforzando i legami energetici con Mosca proprio mentre l’Europa lavora per un blocco. I colloqui, riporta Bloomberg citando una fonte vicina al dossier, sono in corso a livello governativo con uno scarso coinvolgimento diretto da parte delle compagnie petrolifere.
ORE 12:19 – SCHOLZ CONTRO ADESIONE LAMPO UCRAINA IN UE: “NON CI SONO SCORCIATOIE” – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non è favorevole ad una procedura più corta rispetto a quella standard per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. “Il fatto che non ci siano scorciatoie nell’ingresso all’Ue è anche un obbligo di correttezza per i sei Paesi dei Balcani occidentali. Da anni hanno intrapreso grandi riforme e si sono preparati per l’adesione”, ha spiegato in un intervento al Bundestag, ricordando che il processo di adesione non è una questione di pochi mesi o anni. “La pace è scontata solo se siamo disposti a difenderla”, ha aggiunto Scholz. “Questa è la lezione brutale che arriva dall’attacco della Russia all’Ucraina”. Il Bundeskanzler ha sottolineato che la guerra in Europa non è più inimmaginabile, e il conflitto in Ucraina è certamente la sfida maggiore degli ultimi anni, ma in una cosa questa crisi assomiglia alla precedente, provocata dalla pandemia: “viviamo ancora una volta una situazione in cui, quanto più grande è la pressione dall’esterno, tanto più coesa e decisa agisce la Unione europea”.
ORE 11:50 – GRAN BRETAGLIA IMPONE SANZIONI A AEROFLOT, URALE E ROSSIYA AIRLINES – Aeroflot, Rossiya Airlines e Ural Airlines, le tre principali compagnie aeree russe, sono state sanzionati dalla Gran Bretagna. Secondo il Tesoro britannico, le misure mirano a congelare gli asset delle aerolinee.
Ore 11:35 – RUSSIA PRONTA A RIPRENDERE COLLOQUI CON KIEV -Andrei Rudenko, vice ministro degli Esteri russo, ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Interfax che Mosca è pronta a riprendere i colloqui con l’Ucraina. Ma l’apertura è stata accompagnata da una chiosa significativa, ovvero “quando Kiev si dichiarerà pronta a farlo”.
Parole che arrivano a stretto giro come riposta al consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, che per un cessate il fuoco aveva chiesto il ritiro delle truppe russe dal paese.
ORE 11:15 – L’UCRAINA DETTA LE CONDIZIONI PER IL CESSATE IL FUOCO – “Non offriteci un cessate il fuoco. Questo è impossibile, senza il ritiro totale delle truppe russe”. Sono alcune delle condizioni poste da Kiev per un cessate il fuoco nel Paese. A scriverle via Twitter è stato il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak.
“La società ucraina non è interessata a una nuova “Minsk” e al ritorno della guerra tra pochi anni”, aggiunge il fedelissimo di Zelensky, in riferimento agli accordi di pace sottoscritti nella capitale della Bielorussia nel 2014 e nel 2015 ma mai attuati. “Fino a che la Russia non è disposta a liberare completamente i territori occupati, i nostri negoziatori sono le armi, le sanzioni e i soldi”, è il messaggio di Kiev.
ORE 11:05 – SCHOLZ AL BUNDESTAG: “RUSSIA NON VINCERÀ GUERRA, MA UCRAINA NON AVRÀ PERCORSO PIÙ RAPIDO PER INGRESSO IN UE” – Non solo Draghi. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz è intervenuto questa mattina in un discorso al Bundestag per riferire sulla guerra in Ucraina. Una guerra che “la Russia non deve vincere” e “l’Ucraina deve sopravvivere”, ha detto il leader dell’Spd.
“Putin crede ancora di poter dettare i termini della pace a colpi di bombe ma non accetteremo una pace imposta, né lo farà l’Ucraina”, ha aggiunto Scholz.
Ma il cancelliere ha anche spento i sogni di Kiev di un ingresso rapido nell’Unione Europea con una procedura più corta. “Che non ci sia alcuna scorciatoia per l’Ucraina è anche una questione di lealtà nei confronti dei sei Paesi dei Balcani occidentali”, ha affermato Scholz. Il cancelliere ha annunciato un viaggio a giugno nei Balcani, dove porterà il messaggio: “I balcani occidentali appartengono all’Unione europea”. “L’Ucraina appartiene alla famiglia europea”, ha aggiunto, ma “l’ingresso in Europa non è una questione di alcuni mesi o di alcuni anni”.
Scholz ha anche difeso l’invio di armi dalla Germania a Kiev, definito “un contributo per respingere l’attacco in modo da porre fine alla violenza il più rapidamente possibile”.
ORE 10:30 – DRAGHI AL SENATO: “RAGGIUNGERE CESSATE IL FUOCO PER NEGOZIATI”, MA SULLE ARMI NESSUNA CONCESSIONE – La linea di Mario Draghi sul conflitto in Ucraina non cambia. Il premier parla nell’aula del Senato per una informativa sulla guerra e il primo passaggio è per la “resistenza del popolo ucraino” contro l’oppressore russo, a cui ha impedito di conquistare “vaste aree del Paese in tempi brevi”.
Draghi stoppa poi chi, come Conte e Salvini (e in parte Berlusconi) sta pressando da settimane per stoppare l’invio di armi italiane a Kiev. “Il governo continuerà a muoversi nel solco di questa risoluzione” approvata il primo marzo, sono le parole del premier.
Se da una parte Draghi conferma l’impegno sulle armi, dall’altra ribadisce l’impegno italiano per un cessate il fuoco e la ripresa dei negoziati: “Per impedire che la crisi umanitaria si aggravi dobbiamo raggiungere prima possibile un cessate il fuoco e far ripartire i negoziati”, dice all’Aula, sottolineando come questa sia “la posizine dell’Italia, dell’Unione Europea e che ho condiviso col presidente Biden”.
ORE 9:40 – BOMBE RUSSE SUL DONBASS, DIECI CIVILI MORTI – Dieci civili nelle città della regione di Donetsk sono stati uccisi e sette sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti dell’esercito russo. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Interfax Ukraine. “Il 18 maggio, i russi hanno ucciso dieci civili del Donbass: sette a Lyman e tre a Bakhmut. Tra i morti ci sono due bambini: uno a Lyman e uno a Bakhmut. Altre sette persone sono rimaste ferite oggi”, ha scritto su Telegram Kyrylenko, secondo cui è attualmente impossibile stabilire il numero esatto delle vittime nelle città di Mariupol e Volnovakha, occupate dalle truppe russe
ORE 9 – IL VICECOMANDANTE DEL BATTAGLIONE AZOV SI ARRENDE – Svyatoslav Palamar, soprannominato Kalina, ha lasciato l’acciaieria di Azovstala a Mariupol e si è arreso alle truppe russe. A rendere noto la ‘bandiera bianca’ del vice comandante del reggimento Azov è stato il comandante militare Dmitry Steshin.
“Kalina ha lasciato Azovstal ieri sera alle 21”, ha detto un suo commilitone.
ORE 8:30 – CONGELATI BENI DELLA JOINT VENTURE SUKOI-LEONARDO – Congelati beni per circa 150 milioni di euro, tra i quali 5 aerei, alla Superjet International Spa, una joint venture tra Leonardo e Sukoi con sede a Venezia.
Il provvedimento di congelamento è stato emesso dal Comitato di Sicurezza finanziaria del ministero dell’Economia ed eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti della ‘Pjsc United aircraft corporation’, società inserita nella black list e colpita dalla sanzioni Ue alla quale sono riconducibili i beni della Superjet International. Le quote aziendali di Leonardo sono invece libere.
ORE 8:15- RAFFICA DI BOMBARDAMENTI RUSSI NELLA REGIONE DI SUMY – Le forze di Mosca hanno continuato a bombardare ieri sera la regione ucraina di Sumy (est) lungo il suo intero confine con la Russia. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytskyi, secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda. “I nemici russi sembrano impazziti. I bombardamenti sono continuati lungo l’intero confine della regione di Sumy”, ha scritto Zhyvytskyi, spiegando che gli attacchi con pezzi di artiglieria pesante provenivano dal territorio russo. Per il momento non si segnalano vittime
ORE 7:50 – L’INTELLIGENCE BRITANNICA: “MOSCA RIMUOVE ALTI UFFICIALI PER FALLIMENTO CONFLITTO” – “Nelle ultime settimane, la Russia ha rimosso i comandanti di alto livello che considera si siano comportati male durante le fasi iniziali dell’invasione dell’Ucraina”. A sottolinearlo è il consueto report giornaliero pubblicato dall’Intelligence della Difesa britannica.
Il riferimento in particolare è al “tenente generale Serhiy Kisel, che comandava la prima Armata carri armati d’e’lite, è stato sospeso per la mancata cattura di Kharkiv”, mentre “anche il viceammiraglio Igor Osipov, che comandava la Flotta del Mar Nero, e’ stato probabilmente sospeso in seguito all’affondamento dell’incrociatore Moskva in aprile”. Invece, secondo l’Intelligence, “il Capo di Stato Maggiore russo Valeriy Gerasimov probabilmente rimane al suo posto, ma non è chiaro se mantenga la fiducia del Presidente Putin”.
“La cultura dell’insabbiamento e dell’eliminazione della colpa è probabilmente prevalente nel sistema militare e di sicurezza russo – prosegue l’analisi – Molti ufficiali coinvolti nell’invasione dell’Ucraina saranno probabilmente sempre più distratti” dall’attività bellica per cercare di “evitare la propria responsabilità personale per le battute d’arresto operative della Russia. Questo probabilmente metterà ulteriormente a dura prova il modello centralizzato di comando e controllo della Russia, in quanto gli ufficiali cercheranno sempre più di rimandare le decisioni chiave ai loro superiori. In queste condizioni sarà difficile per la Russia riprendere l’iniziativa”.
ORE 7:20 – BOMBARDATO VILLAGGIO RUSSO NEL KURSK – Roman Starovoit, governatore della regione russa di Kursk, ha dichiarato che le forze ucraine hanno bombardato un villaggio al confine ucraino all’alba di oggi. Secondo il governatore ci sarebbe almeno una vittima, e ad essere colpita sarebbe stata una fabbrica di alcol.
Al momento non ci sono conferme da parte ucraina, che d’altra parte non ha mai confermato di aver compiuto attacchi sul suolo russo, nonostante le ripetute esplosioni a Belgorod.
ORE 7 – BIDEN NON VUOLE INVIARE LANCIARAZZI A LUNGA GITTATA A KIEV – Secondo il sito Politico, il presidente americano Joe Biden starebbe resistendo alle pressanti richieste di Kiev di ottenere sistemi lanciarazzi a lunga gittata, nel timore che possano essere usati per lanciare attacchi in territorio russo, espandendo e prolungando il conflitto in Ucraina.
Kiev in particolare vorrebbe ottenere la fornitura di lanciarazzi multipli Mlrs, ma Biden non avrebbe ceduto alla richiesta degli ucraini per il timore di una espansione del conflitto.
ORE 6:40 – ZELENSKY ANNUNCIA: “RIPRENDEREMO CONTROLLO MARIUPOL” – “Tutte le nostre città e comunità sotto occupazione, sotto temporanea occupazione, devono sapere che l’Ucraina tornerà”. Lo ha detto il presidente dell’ Ucraina, Volodymir Zelensky, nel consueto video notturno rilanciato sui social, specificando che Kiev mira a riprendere il controllo sulle città meridionali di Kherson, Melitopol, Berdyansk, Enerhodar e Mariupol.
ORE 6:20 – LA NATO PREVEDE UNA FASE DI STALLO MILITARE IN UCRAINA – Un anonimo funzionario militare della Nato ha spiegato alla Cnn che l’Alleanza Atlantica prevede una fase di sostanziale stallo sul campo di battaglia, in Ucraina, nelle prossime settimane.
Nel futuro prossimo non sono previsti guadagni significativi per nessuna delle parti, sebbene lo slancio sia cambiato a favore dell’Ucraina.
ORE 5:30 – ZELENSKY: “RUSSIA USA ARMI LASER? PROVA DEL FALLIMENTO” – “Oggi un rappresentante russo ha detto che gli occupanti stanno usando armi laser, apparentemente per risparmiare missili. Hanno bisogno di risparmiare missili… hanno lanciato oltre 2000 missili contro l’Ucraina, che era la gran parte del loro arsenale. Ora hanno solo rimasugli”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale al Paese.
Non solo. Il numero uno di Kiev ha sottolineato come “nella propaganda nazista c’era l’espressione ‘wunderwaffe’, l’arma delle meraviglie. Più diventava chiaro che non avevano chance di vincere la guerra, più cresceva la propaganda sull’arma delle meraviglie, capace di cambiare le sorti della guerra… e al terzo mese di guerra, la Russia cerca di trovare la sua wunderwaffe. Pare che sia il laser. Tutto ciò indica il completo fallimento dell’invasione”.

